Un gol firmato da Gagliardini contro il Benevento. Un numero troppo esiguo per poter puntare a traguardi importanti. Il centrocampo dell’Inter sta vivendo, in questo inizio stagionale, un vero e proprio problema di vena realizzativa. Eppure, una volta conclusosi il mercato, nessuno avrebbe messo in dubbio una bella presenza in zona gol da parte dei centrocampisti nerazzurri. Vidal, Barella, Eriksen, Brozovic, Nainggolan, Sensi, Gagliardini e Vecino. Tutti giocatori con tanti gol nelle gambe, ma che quest’anno non lo stanno dimostrando.
Dove sta allora il problema? Presto detto. L’Inter di quest’anno è una squadra costruita male. La qualità non manca, ma per avere una squadra vincente, non basta avere tanti calciatori – centrocampisti in questo caso – forti. Devono essere complementari e all’Inter non lo sono. In mezzo la squadra nerazzurra può contare su calciatori offensivi – ecco spiegato perché hanno sempre fatto tanti gol -, ma pochi propensi a coprire. Lo ha detto lo stesso Antonio Conte nella conferenza stampa di oggi, facendo intuire di dover impiegare alcuni dei suoi uomini di centrocampo, in posizioni e con compiti differenti – il riferimento era a Vidal -.
La soluzione a questo problema in estate era stata individuata in Kantè, ma le mancate cessioni hanno fatto si che quello del francese sia stata solo una suggestione o forse, addirittura, un sogno. Il mercato di gennaio deve porre rimedio a questa pecca, perché altrimenti ciò implicherebbe poco filtro (come accaduto) ed equivoci tattici molto antipatici. Ancora una volta la stagione parte con degli handicap in fase di costruzione della rosa. Ancora una volta il rischio è quello di gettare tutto in aria, sia in campionato che in Champions League.