Real Madrid-Inter, Zidane: “Squadra forte e fisica. Per noi è una finale”

L’allenatore del Real Madrid Zinedine Zidane è  intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter. I blancos sono reduci dalla sconfitta all'esordio contro lo Shakhtar, pari in rimonta sul Monchengladbach. 

Conosciamo l'Inter, sarà una partita complicata perché sono forti e fisici. Giocano bene a calcio, perciò sarà difficile per noi. E' una finale e vogliamo giocarla come tale. Sono tre punti che dobbiamo provare a prendere”

Modric sarà in campo? – “E' importante per noi, conto su tutti, Luka sa che quello che fa lo fa bene, ma come sempre per un allenatore la cosa più difficile è dire cosa fare a uno così forte. Ci dà energia”

I giocatori sentono la responsabilità in questo momento particolare in Champions? – “I giocatori del Madrid devono dare tutto, dimostrare tutto perché giocano per questo club. Sta nascendo una squadra importante che può vincere qualcosa. Si parla sempre che dobbiamo cambiare, ma questi ragazzi sono competitivi, vogliono vincere e questo io da allenatore posso dirlo. Io discuto con loro, vogliamo provare a raggiungere i nostri obiettivi e mantenere alto il livello”.

Questo Real può vincere la Champions? – “Sappiamo che dobbiamo aspirare a vincere tutto, senza Militao perdiamo qualcosa di importante, ma tutti daranno il massimo. L'anno scorso non abbiamo vinto in Europa, ma l'obiettivo non cambia. Chi gioca qui sa che l'obiettivo è vincere la Champions League. Quello che pensano fuori non importa, siamo concentrati sulla gara di domani. E' inevitabile ciò che è successo, ma possiamo ancora cambiare le cose con le prossime gare”

Il livello della Liga è più equilibrato rispetto al passato? – “Il calcio sta cambiando, è sempre più bello e difficile. Tutti possono vincere nel calcio moderno. La partita giocata contro l'Huesca aveva la stessa importanza del match di domani contro l'Inter”.

Conte era vicino a diventare il tecnico del Madrid: che rapporto avete, vi sentite? – “Non ci siamo sentiti, da capitano della Juventus era importante per la squadra. Normale che sia diventato un allenatore, non mi sorprende. Siamo in buoni rapporti, ricordo quando mi stavo preparando come tecnico, lo vidi alla Juve e mi fece davvero una grande impressione”