Conte, adesso basta! La tua presunzione fa male all’Inter
Il tecnico interista Antonio Conte sta mostrando in questa stagione tutta la sua presunzione sotto tanti aspetti anche al di fuori della sua competenza
La partita di ieri sera ha mostrato ancora una volta al mondo come l’Inter di questa stagione sia un completo cantiere aperto. La squadra di Antonio Conte, che la scorsa stagione aveva raggiunto dei risultati soddisfacenti per quelle che erano aspettative da parte di tutti e richieste da parte della dirigenza, quest’anno sembra completamente in balia degli umori interni – cosa già di per sé strana per una squadra che vuole puntare a vincere -.
Le colpe di tutto questo sono da distribuire a tutti gli attori in scena: dalla squadra fino, a salire, ai vertici dirigenziali, sia ben chiaro. Ma con l’andare avanti del tempo le colpe principali sono attribuibili, però, soprattutto all’allenatore, Antonio Conte. Il tecnico leccese ci propina al termine di ogni partita, la solita solfa trita e ritrita del “percorso” e degli “step di crescita”. Adesso, però, la misura è piena. Il vaso è traboccato. Queste solite dichiarazioni hanno rasentato il ridicolo per sé stesso e per la squadra. L’ex ct della Nazionale non è per nulla persuasivo, non è per nulla riuscito nel suo intento di convincere la piazza ad andarci piano con gli obiettivi e con le ambizioni di vittoria. I tifosi interisti vogliono vincere, i calciatori per ambire a farlo ci sono – quantomeno in questa Serie A -. Non ci sono più scuse. La cosa più irritante in tutta questa storia, è questo suo integralismo nelle scelte di campo e fuori che sta portando l’ennesima stagione in dieci anni a naufragare. E no, adesso cominciamo a non essere più ad inizio stagione. La sua rigidità nel volere dettare legge in ogni campo anche all’infuori del suo, è irritante e inopportuna. L’ordine era di acquistare giocatori di esperienza come Kolarov e Vidal, cosa che i dirigenti hanno fatto. La cosa che fa imbestialire è che entrambi si stanno dimostrando tra i peggiori di questa stagione. E meno male che circa un annetto fa, a suo dire, non si poteva chiedere esperienza europea a Barella che veniva dal Cagliari e che, invece, si sta dimostrando il migliore in campo nazionale ed internazionale.
Per non parlare, poi, delle perplessità tattiche. Una difesa colabrodo che ha perso certezze anche nei suoi uomini migliori come de Vrij e che solo due volte in questa stagione è riuscita a mantenere la porta inviolata. Sembra passato un secolo da agosto, quando quella interista si era rivelata la retroguardia migliore del campionato con 36 gol subiti in 38 partite. I numeri sono disastrosi? Fa niente, basta godersi il percorso. Poi magari nel post-partita di Parma si accusano anche i calciatori, come è stato con Nainggolan – lungi da voler giustificare la mancanza di forma del belga, che non è adatto a fare il professionista ad altri livelli pur avendone le capacità – per poi farli entrare in una delicatissima sfida di Champions contro il Real Madrid al posto, magari, di un Eriksen mal tollerato, ma che quantomeno dal punto di vista professionale è inappuntabile.
Senza dimenticare la gestione dei cambi disastrosa. In ritardo, oltre che sbagliati. I primi due cambi al minuto 78, l’ultimo al minuto 87. Inserendo, peraltro, un giocatore difensivo come Gagliardini, al posto di puntare su più qualità e più raggio offensivo dell’azione. Ma tant’è. Noi siamo fatti per goderci il percorso a quanto pare. Ma questo leit motiv, come detto, da fastidio ed è fuoriluogo a questo punto. Basta sciocchezze e si badi al sodo, se ci si considera bravi ad allenare e a gestire, e si finisca con queste assurdità del percorso e degli step di crescita che somigliano tanto a quelle “palate di cacca” nominate dallo stesso Conte, al termine della scorsa stagione, riferendosi alle critiche esterne, e che sono indirizzate – anche se inconsapevolmente – esclusivamente ai tifosi. Adesso basta con questa arroganza e presunzione e si trovi il modo di cambiare rotta una volta per tutte, altrimenti si tolga il disturbo – per questo sta arrecando ai tifosi questo scempio di risultati – e si mostri affondo la propria integrità.