Ci sono stati tanti miglioramenti. Almeno, questo è quello che sostiene il tecnico nerazzurro Antonio Conte. Questo inizio di stagione dell’Inter è stato caratterizzato da dei miglioramenti che, ad onor del vero, ha notato solamente il tecnico leccese. Da inizio anno il leit motiv è sempre lo stesso: gol stupidi presi a ripetizione. Dove sarebbero, esattamente, questi miglioramenti? Kolarov sembra un lontano parente di quello visto a Roma – sì, anche di quello schierato nella difesa a tre -, de Vrij è stato inghiottito in un vortice di errori incomprensibili, D’Ambrosio non sta dando le garanzie dovute da terzo di difesa, Skriniar non ha mai digerito il modulo – anche se potrebbe farlo tranquillamente, a dirla tutta –, Vidal si sta rivelando un acquisto incomprensibile che è costato già parecchi punti, soprattutto in Champions.
A cosa è dovuto tutto ciò? A dire di Conte, che vive lo spogliatoio ogni giorno, da inizio ritiro, si sono iniziate a provare cose nuove a livello tattico. Ma era proprio il caso di provarle in una stagione anomala come questa, dal momento che quella passata si è conclusa pochi giorni prima? Il tutto sembra inconcepibile e ha mostrato già segni di debolezza, più che di miglioramento.
Adesso, l’ostacolo prima della pausa per le nazionali, si chiama Atalanta. Una squadra, anch’essa, che sta leccando le ferite per gli ultimi risultati, ma che ha sempre messo in difficoltà, soprattutto nell’era Gasperini, l’Inter. Mancheranno probabilmente Gosens e de Roon per i bergamaschi, così come dovrebbe essere assente Lukaku per i nerazzurri. Una partita, anche in questo caso, decisiva, per non dover dire (quasi) addio al sogno scudetto. Perché le altre, davanti, galoppano, mentre l’Inter resta sempre indietro. Anche con i miglioramenti visti soltanto dal tecnico.