Parate di sguardo e scarsa reattività : Inter, che problema Handanovic

Il gol preso contro l’Atalanta ha fatto molto discutere la critica sulla responsabilità di Samir Handanovic. C’è chi lo difende sostenendo  che era difficile veder partire il pallone, visto che lo sloveno era coperto da Bastoni che ha ritardato ad accorciare, e chi, al contrario, sostiene che le responsabilità del numero 1 siano lampanti perché è andato giù troppo lentamente. Quel che è certo è che, di fatto, Handanovic, non è più, già da un paio di stagioni, il portierone che ci eravamo abituati a vedere, con i suoi salvataggi al limite dell’impossibile.

Gli errori di posizionamento e, soprattutto, quelle che oramai sono diventate proverbiali “parate di sguardi” dell’estremo difensore nerazzurro, non lo rendono più affidabile come un tempo e quello che un tempo era considerato uno dei punti di forza dell’Inter, pian piano si sta rivelando essere uno dei punti di debolezza. Già quest’anno le partite contro il Benevento e contro la Lazio avevano fatto vedere una scarsa reattività tra i pali, la qual cosa è stata accentuata ancor di più vista la partenza horror di questo inizio di stagione da parte di tutta la squadra. Antonio Conte, però, non sembra avere dubbi e considera Handanovic un punto inamovibile del suo undici iniziale, visto che le alternative non danno le necessarie garanzia.

Ma in futuro, seppur sia già arrivato il rinnovo, non si può ancora contare su Handanovic come portiere titolare. Di nomi se ne sono fatti parecchi, a partire da Cragno fino a Musso, ma le cose non sono andate a buon fine. Di sicuro per la prossima stagione non ci si può far trovare impreparati, perché sarebbe l’ennesimo e grave errore di una gestione della rosa disastrosa negli ultimi dieci anni.

Toccherà alla dirigenza fare in modo che queste lacune vengano colmate, per evitare di avere dei deficit di rosa fin da inizio stagione.