Crisi Covid, Marotta:” Rischiamo il default, il Governo ci consideri”
Marotta ha parlato della delicatissima situazione economico-finanziaria in cui versa il mondo del calcio italiano, facendo un appello al Governo
In occasione del Festival del giornalismo Glocal 2020, l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, ha parlato della situazione economica del calcio italiano, entrato in crisi a causa del Covid-19:” La nostra situazione, quella del calcio italiano, è devastante e rischia seriamente di arrivare al collasso, rischiamo il default. Nelle riunioni di Lega abbiamo affrontato l’argomento con Deloitte, facendo un bilancio sulle perdite e la situazione non è affatto buona”.
Marotta ha poi continuato:” Il problema è che oggi, nel calcio, il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato che le società facevano e fanno. Tutto è diminuito moltissimo, visti i mancati incassi da botteghino che pesano a bilancio per circa 50 milioni. I ricavi che avevamo con gli sponsor, incidono intorno al 20%, poi ci sono anche investimenti, diritti tv. Diverse cose, insomma”.
Sugli aiuti da parte del Governo:” Il rimedio non è quello di chiedere soldi allo Stato, è una cosa impensabile. Però il sistema calcio paga ogni anno 1/1,2 miliardi di euro di gettito fiscale contribuito, oramai poco evidenziato. Vorremmo avere almeno un differimento della tassazione, vogliamo essere considerati come uno dei maggiori contribuenti, perché lo siamo. Gestiamo un settore che ha al suo interno circa 7 mila professionisti, solo l’Inter ha 300 dipendenti. Dobbiamo essere più considerati dal Governo”.
Sui costi:” Ad oggi non possiamo pensare ad aumentare i ricavi, ma a ridurre i costi. Il costo del lavoro rappresenta il 70% del fatturato e nessuna azienda può reggere dei valori così elevati. O si prendono insieme decisioni univoche, oppure ci troveremo di fronte ad una situazione drammatica”.