Gagliardini e l'odissea dei tamponi: si sa, i guai non vengono mai da soli ed in questo periodo l'Inter su questo fronte non è molto fortunata quando di mezzo c'è la sosta delle Nazionali. Quindi dopo le ultime apprensioni per le condizioni di altri calciatori come Hakimi, Sanchez e Lautaro, senza dimenticare Brozovic, ora si aggiunge nuovamente lo strano caso del centrocampista azzurro e dei tamponi.
Proprio su questa questione stamani la Gazzetta dello Sport dedica un amplio approfondimento partendo dall'atteggiamento e dalle decisioni prese dalla Federcalcio italiana: “La Federazione ha tagliato la testa al toro e lo ha rispedito a Milano.Tra l’altro Gagliardini, che ha già avuto il virus e lo ha superato, si muove in una legislazione non univoca: la Uefa non gli chiede nuovi tamponi, mentre l’Italia sì”.
Una situazione davvero intricata quella del centrocampista azzurro: “Più nel dettaglio, appartiene a quell’ampia fetta di guariti (per gli scienziati circa il 20% del totale) che può avere ancora temporaneamente qualche innocuo detrito virale nelle cavità nasali. Nulla che possa rendere l'azzurro contagioso e tutto dipendente solo dall’accuratezza del test: può indirizzarsi da una parte oppure dall’altra. Già nel giorno di Atalanta-Inter, infatti, il centrocampista era tornato a essere totalmente negativo“.
Ora quindi il club nerazzurro spera che la storia si possa ripetere subito e che la sua situazione si stabilizzi una volta per tutte e quindi dopo un tampone fatto ieri in nazionale, Roberto Gagliardini ne farà un altro domani. Se tutto dovesse andare come sembra, potrebbe tornare immediatamente in gruppo, senza neppure sottoporsi a isolamento fiduciario.