Inter, il futuro è adesso: Barella e Bastoni sono già pronti
Bastoni e Barella hanno dimostrato anche in Nazionale di essere già pronti per grandi palcoscenici. E Antonio Conte se li gode.
La partita della Nazionale contro la Polonia, ha messo in vetrina i gioielli nerazzurri Alessandro Bastoni e Nicolò Barella. I due talenti dell’Inter si sono distinti per la grande personalità e tecnica messa a disposizione della squadra, dimostrando una crescita esponenziale che ha un denominatore comune: Antonio Conte.
Per quanto riguarda il difensore, dopo l’anno trascorso a Parma, la passata stagione è stata quella dell’esplosione, in cui è riuscito a rubare il posto da titolare ad un certo Diego Godin. L’unica pecca di Bastoni consisteva nell’essere poco cattivo in fase di marcatura, seppur ottimo nell’uscita palla al piede e nell’impostazione. Dopo aver accumulato esperienza europea in Europa League fino alla finale, quest’anno sembra essere migliorato anche in questo fondamentale, cosa che gli ha permesso di annullare il miglior centravanti al mondo, un certo Robert Lewandowski. Quei 31 milioni di euro spesi la scorsa stagione, che all’inizio sembravano troppi, adesso appaiono addirittura pochi.
Pe quanto riguarda, invece, Barella, costituisce sicuramente il centrocampista più europeo della Nazionale e, probabilmente, anche dell’Inter. Dopo un inizio in affanno nell’entrare negli schemi di Antonio Conte, all’inizio della passata stagione, pian piano, con il lavoro, non solo si è preso il posto da titolare fisso, ma è diventato anche il miglior elemento a centrocampo della rosa nerazzurra e dell’Italia, tanto da essere un tassello irrinunciabile per tutti i suoi tecnici. Attacco, difesa, impostazione, il centrocampista sardo possiede tutto il bagaglio tecnico che deve avere un centrocampista moderno, avendo migliorato anche la pecca dei troppi cartellini.
Barella e Bastoni, due giovani per l’Inter che giocano già da veterani. Adesso i rinnovi per blindarli ed allontanare le voci di mercato che stanno iniziando a prendere piede. Per diventare dei pilastri e delle bandiere nerazzurre del futuro e per continuare ad essere fondamentali nel presente. Perché per loro il futuro è adesso.