Alessandro Antonello è intervenuto durante “Sport Industry”, talk online organizzato da Rcs Academy. Il CEO nerazzurro ha parlato della crisi economica nel mondo del calcio scaturita dalla pandemia:
“Il taglio degli stipendi è un tema di assoluta importanza e priorità nella nostra agenda e di tutto il mondo del calcio: va affrontato per garantire la continuità e la sopravvivenza del sistema calcio. Senza una soluzione a questo problema, difficilmente si potrà affrontare serenamente il futuro”.
“Il problema degli stipendi nasce ben prima della pandemia, è giusto che facciamo un po’ di autocritica, ma questo punto però è diventato insostenibile. Oggi l’incidenza del costo del lavoro su fatturato sfiora circa il 70/80%, con questi dati nessuna industry può reggere se non si mette mano a una riforma. È vitale affrontare il tema il più presto possibile per garantire la continuità del calcio e la sopravvivenza del sistema.
“Salary Cap? Serve affrontare il problema a livello europeo. Il modello della Liga del salary cap può essere un esempio, l'importante è essere flessibili. C'è una crisi finanziaria, i club ci stanno mettendo le risorse ma non basterà”.
“L'Inter nel 2019/2020 stava seguendo una strategia che stava funzionando, allo stadio e con i ricavi commerciali in crescita. Si è interrotto con la pandemia, per ora il primo pensiero è tutelare la salute di tutti quelli che sono nel club e dei tifosi. Non abbiamo cambiato la strategia a medio-lungo termine. Seguiamo due parole chiavi: sostenibilità e stabilità a livello sportivo ed economico”.
“L’arrivo di Conte è stato fondamentale. Ha dato slancio ai risultati sportivi, con il secondo posto in campionato e la finale di Europa League, dall'altro lato l'Inter ha costruito un brand globale cercando di offrire un prodotto oltre i novanta minuti. Il calcio anche sotto l'aspetto dell'entertainment, per questo abbiamo spinto sulla produzione di contenuti digitali ad alto valore che ci hanno aiutati a stare vicino alla fan base e ai nostri partner. L'obiettivo resta quello di tornare ad essere uno dei club più importanti a livello europeo”.