Inter, Sassuolo domato con autorevolezza. Le pagelle
Antonio Conte non si scosta dal classico 3-5-2. Barella funge da regista, con Vidal e Gagliardini a supporto come mezzali. A riposo Hakimi e Lukaku in vista del Borussia Moenchengladback, dentro Darmian e Alexis Sanchez. Scelte che premiano un'Inter nettamente superiore agli avversari. Molto positivo l’approccio iniziale dei nerazzurri, che hanno indirizzato la gara sin dalle prime battute giocate con piglio ed autorevolezza.
Le pagelle:
Handanovic: sempre attento quando chiamato in causa. Una sola incertezza nell’occasione del palo di Djuricic, quando cataloga, con eccessiva fretta, il tiro come non pericoloso. Voto: 6,5
Skriniar: dalle sue parti non si passa. Adeguatamente coordinato da Darmian chiude ogni spazio per Boga. L’esterno neroverde sbatte contro un muro di gomma. Voto: 7
De Vrij: dirige il reparto con grande sicurezza. Detta i tempi sulle note di una melodia che allieta i cuori nerazzurri. Raspadori non sfonda e, di conseguenza, il Sassuolo non riesce a rendersi pericoloso in profondità. Voto: 7
Bastoni: attento su Berardi, spesso costretto ad allargarsi più del necessario per rimediare spazi vitali. Non è compito che riesce a tanti, ma a lui sembra straordinariamente naturale. Voto: 7
Darmian: prestazione sontuosa in entrambe le fasi. Eccellente nel supportare Skriniar al punto da rendere Boga – quasi sempre decisivo – una sbiadita illusione d’autunno. Bene anche quando deve attaccare lo spazio per liberare le punte. In occasione della terza rete, si scopre assist man per Gagliardini. Voto: 7,5
(47'st Hakimi: attimi e nulla più. Voto: ng)
Barella: Conte gli affida la regìa del centrocampo. Il Mastro di chiavi non si scompone e si affida a giocate semplici ma mai banali. Abbina, inoltre, la solita quantità da mediano. Centrocampista completo. Voto: 7,5
(40'st Eriksen: anche a Reggio Emilia i soliti cinque minuti. Voto: ng)
Vidal: in alcuni momenti della partita si gestisce con piccole pause. Ci può stare, soprattutto quando si hanno tante partite nelle gambe. In nerazzurro così come in Nazionale, a Vidal non si rinuncia. Mette lo zampino in occasione del raddoppio costringendo Chiriches all’autogol. Voto: 6,5
Gagliardini: molto spesso criticato, talvolta ingiustamente. La sua parte l’ha fatta anche oggi. Se Lopéz e Locatelli non hanno brillato, girando spesso a vuoto, il merito è anche della continua pressione che fa sui portatori di palla neroverdi. Il gol è la ciliegina sulla torta di una prestazione da incorniciare. Voto: 7
Perisic: partita dopo partita migliora nella fase difensiva. Un esterno a tutto campo capace di creare grattacapi prima a Toljan, poi a Muldur, limitandone anche le sortite in avanti. Diligente nel chiudere gli spazi quando è chiamato a supportare Bastoni. Voto: 6,5
(40'st Sensi: minuti per riacquistare autonomia. Voto: ng)
Lautaro: entra in ogni azione pericolosa dell’Inter. Da il lá al vantaggio e sfiora il raddoppio con un pallonetto che termina di pochissimo a lato. El Toro impossibile da matare per Ferrari e compagni. Voto: 7,5
(34' st Lukaku: pochi minuti per tenersi in caldo. Trova anche la rete ma in netto fuorigioco. Voto: ng)
Sanchez: freddo, anzi glaciale quando deve lasciar cadere la ghigliottina sul collo del Sassuolo. La rete del vantaggio, in apparenza facile, esalta quella che dev’essere una delle doti principali di un attaccante: il cinismo. Prezioso il supporto al centrocampo nella fase di non possesso. Voto: 7,5
(34'st Young: sporca le scarpette anche lui. Pochi minuti a gara già decisa. Voto: ng)
All. Conte: torna al 3-5-2 senza licenza di 4-1-2. Trequartista definitivamente in naftalina e spazio a Barella nelle vesti di regista atipico – senza mai smettere i panni di mediano – e alle classiche mezzali. Meno spazi concessi agli avversari e concretezza ottimizzata nelle due fasi. Il campo ha detto questo ed oggi, a differenza di mercoledì, l’allenatore merita applausi. Diamo a Conte quel che è di Conte. Voto: 7,5