Inter, questa sera i nerazzurri sono chiamati a tentare un'autentica impresa, che si articolerà nelle prossime due giornate di Champions League. Gli uomini di Conte dovranno infatti vincere entrambe le gare e sperare nel Real Madrid se vorranno approdare agli ottavi. Più in generale la squadra dovrà risvegliarsi dal momento negativo, ed un inizio di ripresa si è visto già sabato, nello 0-3 ai danni del Sassuolo. E Conte sembra aver reso chiara la strada che intende seguire per raggiungere i risultati. La scelta dell'allenatore sembra essere quella di puntare su un uomo su tutti, ossia…su se stesso.
Sabato pomeriggio si è rivisto infatti il vecchio allenatore, nei toni, polemici e iracondi, nelle parole pronunciate senza mezze misure, nel coraggio di dire quello che pensa senza aver timore di rompere una diplomazia iniziata a Villa Bellini ma che sembrava aver costruito un “burattino” sorridente ma provato della sua anima. Conte si è ripreso quello che lo ha contraddistinto e che lo ha portato in alto, strappando quel vestito fatto di sorrisi inspiegabili, e a volte, diciamolo, un pò ipocrita, che aveva indossato negli ultimi mesi (o che gli hanno cucito addosso con la forza).
Ma il ritorno alla vera natura non si è vista solo nelle parole, ma anche nelle scelte tecniche. Via il trequartista che squilibrava la squadra, e via, per estensione, ai propositi di bel gioco e divertimento. Si torna alla vecchia solidità, quella che ha regalato, nell'ordine, un secondo posto ad un solo punto dalla Juventus, la miglior difesa del campionato, il secondo miglior attacco e una finale di Europa League. E come avvenuto ad agosto proprio nella competizione europea Conte è tornato ad affidarsi agli uomini che gli danno maggiori garanzie.
In quell'occasione infatti il tecnico leccese aveva puntato praticamente sempre sulla stessa formazione. Ora ha ricominciato a non guardare in faccia a nessuno. Basti pensare alla probabilissima scelta di questa sera che vedrà Darmian preferito ad Hakimi. L'autentico acuto di questo mercato (anzi praticamente un assolo) lascia spazio a chi neanche doveva arrivare, am che ora da più garanzie e quindi si prende il posto da titolare. Conte, insomma, è tornato. E se fa fede sabato, insieme a lui tornano vedersi anche i risultati, la difesa impenetrabile e una squadra solida.