Cagliari-Inter, Handanovic delude, D’Ambrosio uomo del destino. Le pagelle
Le pagelle:
Handanovic 4,5: nel primo tempo subisce un tiro e il Cagliari va in gol. Una media che non può essere quella di un portiere che difende i pali di una squadra candidata alla vittoria dello scudetto. L'Inter rifletta sul futuro. La differenza tra lui e Cragno si è vista tutta. Nella ripresa è più attento.
Skriniar 6: si lascia prendere dal nervosismo e tende a portare troppo il pallone. Un compito che non spetta a lui. A quattro migliora. Eccome.
De Vrji 6: gara senza particolari sbavature.
Bastoni 5,5: come De Vrji, gara tutto sommato attenta, ma così come Skriniar eccede col pallone tra i piedi.
(27'st Lautaro 6: si vede, certo, ma solo quando si pesta i piedi con Lukaku in un'occasione nitida. Non era questa la partita degli attaccanti e lo si capisce sin dalle battute iniziali. Sfiora la rete nel finale. Torneranno i giorni di gloria).
Darmian 5: passi indietro rispetto alle precedenti uscite. Spinge col freno a mano tirato. L'ammonizione rimediata non aiuta.
(12'st Young 6: entra e Cragno gli nega il gol del pareggio. Sicuramente si mostra più reattivo del compagno sostituito).
Barella 6,5: l'impegno c'è sempre, ed anche la consueta lucidità. Poco reattivo nel contrasto in occasione della rete del Cagliari. Si riscatta col destro al volo che vale la bellissima rete del pareggio.
Brozovic 6: regìa pulita, ma mai degna di Oscar. Si limita a un buon film dalla prevedibile sceneggiatura. Godibile al botteghino ma non indimenticabile. Dal suo estro è lecito attendersi molto di più.
Perisic 4,5: riesce ad emulare Young nella gara contro lo Shakhtar, e non è certo un'impresa di cui andare fieri. Ha sui piedi la palla buona per l'1-1 ma la spreca malamente. Inevitabile la sostituzione a inizio ripresa.
(1'st Hakimi 5: la sua partita dura poco ma è confusionaria. Spesso pesta i piedi a Sanchez nell'arrembaggio offensivo dei nerazzurri).
(37'st D'Ambrosio 7: è l'uomo della provvidenza. Senza l'infortunio di Hakimi probabilmente non sarebbe entrato. Ma il destino non era d'accordo con le mosse preventivate da Conte).
Eriksen 6: neanche un'ora di partita. Si accende a intermittenza. Due palle che hanno permesso ai compagni di trovarsi soli davanti a Cragno, poi buona fase in copertura. Sicuramente non il peggiore dei centrocampisti. Da mezzala, non il suo ruolo naturale.
(12'st Sensi 6,5: ha sui piedi la palla del pareggio ma realizza un touch down degno del football americano. Il secondo tentativo termina di poco fuori per una deviazione che costa al Cagliari il calcio d'angolo che vale il pari di Barella).
Sanchez 6,5: solito lavoro importante tra le linee. Si divora il vantaggio con un colpo di testa in solitudine.
Lukaku 6: sciupa due nitide occasioni sullo 0-0, sia per suoi demeriti che per meriti di Cragno. Nella ripresa sparisce dalla scena, quasi ad accusare le fatiche di coppa. Comprensibile per chi, come lui, spende sempre tantissime energie. Timbra comunque il cartellino suggellando una preziosa, quanto meritata vittoria.
All.Conte 6: l'Inter del primo tempo meriterebbe tre gol di vantaggio. Quella della ripresa ribalta l'incontro quando si snatura e abbandona il consueto 3-5-2. Un segno del destino? Probabilmente sì. Così come l'ingresso in campo di San Danilo D'Ambrosio. Mediti, Conte. Mediti.