Inter, contro lo Spezia per continuare la rincorsa e rispondere alla Juventus
Gara da prendere con le molle – Sono le partite come quella odierna le più complesse. Semplicemente perché l’Inter ha tutto da perdere. Gare cariche di insidie in cui l’avversario – lo Spezia in questo caso – si approccia con maggiore serenità alla sfida consapevole che, comunque andrà, sarà un successo. Italiano sa benissimo che è difficile fare risultato a San Siro e proprio per tale ragione gli aquilotti non rinunceranno ad attaccare. Solitamente lo Spezia propone un calcio offensivo, manovra fluida e ben articolata, mai catenacciara. Un bel vedere e questo aspetto potrebbe agevolare l’Inter che tende ad andare in sofferenza contro squadre abbottonate.
Vincere e basta – I nerazzurri dovranno necessariamente rispondere alla Juventus, ieri vincente e, soprattutto, convincente al Tardini di Parma. Uno 0-4 senza storia. I bianconeri hanno dominato dal primo all’ultimo minuto dando l’impressione di essere in netta e costante crescita. Conte recupera Vidal e Brozovic ma non Sanchez e Pinamonti. L’attacco poggia solo su Lukaku e Lautaro. La società dovrà intervenire in questo reparto durante il mercato di gennaio. Impensabile poter affrontare il resto del campionato senza qualcuno che possa far rifiatare Romelu. Non sarà della partita Nainggolan, sempre più ai margini della squadra. Sarebbe utile comprendere come mai il belga non riesca a trovare mai spazio nell'undici titolare.
Il futuro di Eriksen cartina di tornasole – Altro dubbio amletico riguarda il destino di Eriksen. Partirà o non partirà? Il calciatore non vorrebbe spostarsi per soli sei mesi. Noi non lo cederemmo affatto consapevoli che il danese è un elemento di qualità e che la qualità serve all’Inter. Ma se Conte non lo vede, è inutile combattere una battaglia alla Don Chisciotte. La formula, dicevamo, sarà importante per comprendere anche il futuro di Conte. Qualora Eriksen partisse per soli sei mesi non è da escludere che al suo ritorno a Milano possa trovare qualcun altro in panchina. Chi vivrà, vedrà. Quello che conta è il presente, e a noi interessa solo quello. Battere lo Spezia per continuare la rincorsa alla vetta. Per tutto il resto ci sarà tempo.