I Barbieri di Saba- l’Inter cala il settimo sigillo contro un Verona volenteroso

Hellas Verona- Inter 1-2 (Lautaro, ilic, Skriniar)

La partita – Chi si attendeva un'Inter votata all'attacco, spregiudicata perché schierata col 3-4-2-1 è rimasto deluso. Conte non conferma il solito 3-5-2 con Gagliardini nel terzetto di centrocampo e si affida a PerisicLautaro, insoliti trequartisti alle spalle di Lukaku. Che siano le prove generali per inserire Papu Gomez? Il mercato dirà. Quel che invece ha detto il rettangolo verde è che l'Inter, pur possedendo anche un piano B, non cambia nella filosofia. Che si rivela, come sempre, pragmatica.

 

Il primo tempo – Cambia modulo Conte ma la filosofia di gioco rimane la stessa. Come sempre si aspetta che sia il singolo a togliere le castagne dal fuoco. Capita così ad Handanovic di neutralizzare l’unico spunto del Verona, di Di Marco nella fattispecie. Lautaro conclude a rete uno scambio con Lukaku ma il tiro è deviato in angolo da Silvestri. Il primo tempo è tutto qui. Il 3-4-2-1 snatura Perisic e Lautaro, troppo lontani da Lukaku. Il gigante belga predica nel deserto e Brozovic e Barella si alternano nel prendere palla per cercare di dare il via ad una manovra senza fantasia e grande costrutto. Conte, alla ricerca del piano B, non trova né gioco, né il risultato sperato.

Il secondo tempo – Un lampo di Lautaro al 52’, che torna al gol e sorride, porta l’Inter in vantaggio. Vola Hakimi sulla destra, ottimo cross, El Toro anticipa di destro. Sembra tutto facile ma è una prodezza di velocità e destrezza. Juric costretto nel primo tempo a far entrare il giovane Lovato al posto dell’infortunato Dawidovicz, manda in campo Ilic al posto di un Salcedo evanescenteAl 63’ pasticcio globale della difesa nerazzurra. Va via sulla destra Faraoni che si libera troppo facilmente di Young. Il cross è innocuo ma il pallone scivola via dalle mani di Handanovic, attraversa le gambe di Skriniar ed Ilic insacca con estrema facilità. Torna in vantaggio l’Inter al 69’ con un colpo di testa di Skriniar su un cross di Brozovic.

Nel finale Conte si chiude per l'importanza della posta in palio. E’ bastato dare libertà di movimento a Barella e Brozovic, e concedere una spalla a Lukaku per chiudere i conti contro un Verona volenteroso quanto sfortunato. L’Inter cala il settebello e va in testa aspettando il risultato di questa sera di Milan-Lazio. Può e deve fare di più perché Conte non ha ancora tirato il massimo dai suoi. C’è materiale per vincere e convincere.

Il simpatico buffetto – Lo meritano Lautaro e Skriniar. Entrambi hanno realizzato due reti meravigliose. El Toro con una girata degna di un centravanti di razza, mentre il difensore slovacco con un colpo di testa imparabile per l'ottimo Silvestri. Skriniar ha scelto l'attimo giusto per riscattare l'errore che aveva portato, in cooperazione di Handanovic, al momentaneo pareggio del Verona.

Le rasoiate – Se le prendono Handanovic e Perisic. Il portiere rimette in careggiata il Verona con un erroraccio che da un calciatore del suo calibro è lecito non attendersi. Skriniar, suo complice in occasione del pari gialloblù, si riscatta alla grande dopo pochi minuti. Perisic è un pesce fuor d'acqua. Nelle intenzioni di Conte il 3-4-3 dovrebbe agevolarlo in fase offensiva ma ne esce una prestazione impalpabile.

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Davide Losc