Mauro Bellugi, storico giocatore dell'Inter, ha parlato ai microfoni di La Voce Nerazzurra, canale YouTube di InterDipendenza, nel corso del live podcast “I Gemelli & Saba”. Nel corso dell'intervista, l'ex nerazzurro ha parlato delle sue condizioni di salute dopo l'intervento di amputazione alle gambe subito negli scorsi giorni, rassicurando tutti i tifosi. Non solo, ha anche ripercorso alcuni momenti della sua vita trascorsi con la maglia dell'Inter. Di seguito le sue parole:
-Come stai vivendo questo periodo e cosa ne pensi dell'affetto dei tifosi nerazzurri che in questi giorni si è riversato su di te?
“Il momento peggiore è stato quello immediatamente successivo all'operazione, i dolori erano molto forti. Adesso posso dire che il peggio è passato e posso concentrarmi sulla fase di riabilitazione. Tra poco potrò gareggiare contro Pistorius con le protesi. In questi giorni l'affetto del popolo interista mi ha sommerso, e anzi ero incredulo. Ricordo di aver pensato: Possibile che sia così famoso e che così tanta gente mi voglia bene? Quasi quasi mi cieco un occhio, così continueranno a coccolarmi. A parte gli scherzi, io ho sempre accettato tutto quello che la vita mi ha dato, e l'ho fatto anche con questa malattia.”
– Raccontaci dell'offerta di Marotta di entrare nel club e anche cosa ti ha detto Moratti
“Marotta è stato carinissimo: ha detto che l'Inter è parte di me e che se voglio mi troveranno qualcosa da fare all'interno del club. Da capire bene cosa però, non credo che Conte mi voglia in campo (ride). Per quanto riguarda la famiglia Moratti, posso dire che mi è stata vicina in tutto questo periodo: il loro affetto è qualcosa di fuori dal comune. Voglio dire di più su di loro: i Moratti sono felicissimi di aver speso tanti soldi per far felici i tifosi. Io, quando scendevo in campo, mi sentivo parte di questa straordinaria famiglia”.
– Cambiando argomento, descrivici a parole tue la figura di Helenio Herrera
“Potrei parlare per ore di Herrera, lui era un istrione pazzesco ed eravamo un gruppo molto unito. Vi racconto questo aneddoto: il mago voleva far dimagrire il figlio, e per questo lo faceva mangiare con la squadra. Noi facevamo mangiare di tutto al ragazzo, e poi ridevamo come matti.”
-Passando all'attualità, come valuti l'esperienza in nerazzurro di Antonio Conte
“Antonio è un grande, ma un grande davvero. Pensate alla Juve: i bianconeri venivano da anni bui e non sapevano più vincere, è stato lui a riportare in alto la squadra. Poi lui è un tipo orgoglioso, non vuole perdere mai. Anch'io sono così, ma lui è molto più bravo di me”.
-Infine, c'è un giocatore nell'Inter attuale in cui ti rivedi?
“Devo essere sincero, nella rosa attuale no, forse in Godin che poi è andato via quest'anno. Io ero un giocatore che usciva spesso in anticipo sull'attaccante avversario, e devo dire che quando è arrivato all'Inter mi rivedevo in Ranocchia. Oggi però il calcio è diverso: ai miei tempi se sbagliavo un'uscita c'era il libero dietro pronto a mettere una pezza”.
La video intervista completa a Mauro Bellugi