Inter, Conte: “Incognita sosta. Dobbiamo continuare a essere credibili”

Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Crotone, in programma domani alle ore 12:30 allo Stadio San Siro. Ecco di seguito riportate le sue parole:

Che tipo di gara dobbiamo aspettarci?“Ci dobbiamo aspettare una partita impegnativa come penso lo siano tutte nel campionato italiano. Affrontiamo una squadra galvanizzata dall'aver chiuso l'anno passato con una vittoria sul Parma. Bisognerà fare molta attenzione. Ripartire dopo le feste è sempre una grande incognita, ma sappiamo dell'importanza di continuare nella nostra serie positiva”.

Che aspettative ha in questa seconda parte di stazione? – “Dobbiamo confermarci tra le squadre che proveranno a vincere lo scudetto. Dobbiamo continuare a essere credibili”.

La rosa ha le qualità per giocarsela fino alla fine? – “Dobbiamo avere il dovere di credere e lottare fino alla fine per raggiungere il massimo, quando giochi e alleni l'Inter devi farlo. Incontro con il club? Giusto che rimanga privato per rispetto”,

Siamo oltre un terzo di campionato, l'idea di essere a +9 sulla Juventus che significato ha? – “Il campionato è equilibrato, più che in passato. Ogni partita va sudata per vincere, nessuna gara è facile e alla fine emergeranno dei valori importanti: lavoro e organizzazione. Così si vince”.

Perché Nainggolan non ha funzionato all'Inter? – “Inutile parlare di chi non fa parte della rosa. Gli auguro tutte le fortune, lo salutiamo e abbracciamo con affetto”. Cosa può darvi Vidal a livello tattico? – “La sua posizione cambia in base al possesso. Il Verona costruiva con tre centrali e due centrocampisti, noi perciò portavamo su anche Arturo, ma in realtà rimane interno di centrocampo. E' bravo ad attaccare e in fase di non possesso”

La squadra è ora come la voleva lei o deve ancora evolversi? – “Dopo un anno e mezzo di lavoro, possiamo permetterci delle varianti anche a partita in corso. Lo abbiamo fatto anche a inizio stagione con Sanchez dietro le punte. L'importante è che i concetti base restino immutati, ci sono dei momenti in cui durante la gara serve sparigliare le carte, ma ciò che siamo e facciamo viene da una cultura calcistica ben presente ai nostri calciatori”.

Trapattoni, uno dei suoi maestri, nell'anno dei record, disse di credere nel titolo: quanto è importante la fiducia? – “Colgo l'occasione per salutare il mister, per me è stato anche un secondo padre. Non lo sento da un po' e gli faccio tanti auguri di buon anno. Ha fatto cose importanti nella storia dell'Inter, ha vinto e non oso paragonarmi a lui. E' un'icona del calcio italiano, spero di fare qualcosa di importante come ha fatto lui”.

Dove è ancora possibile migliorare come squadra? – “Chiedo sempre tanto ai miei calciatori, possono sempre migliorare e questo è quello che chiedo. Tatticamente, mentalmente e anche dal punto di vista della gestione, dentro e fuori dal campo. Io guardo sempre all'eccellenza”