Inter, un fondo vuole acquistare la società . Ecco cosa cambierebbe
Inter, nella giornata di ieri si sono diffuse le voci circa il fatto che alcuni fondi avrebbero messo gli occhi sulla società attualmente di Suning
Inter, nella giornata di ieri si sono diffuse le voci circa il fatto che alcuni fondi avrebbero messo gli occhi sulla società attualmente di proprietà di Suning. E stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport ci sarebbe la conferma circa il fatto che Bc Partners vorrebbe acquistare il club. Il quotidiano romano spiega immediatamente che questo fondo non ha interesse a rilevare quote minoritarie.
La volontà è quella di prendere il controllo delle aziende con risultati poco brillanti, riorganizzarle, migliorarne la performance per poi rivenderle con un ritorno sull’investimento di almeno il 10-15% annuo. Ciò equivale almeno a raddoppiarne il valore in cinque anni. Se non può realizzare queste condizioni l’investimento non viene concluso.
Quale che sia il valore attribuibile all’Inter in un’acquisizione, il piano dovrebbe essere dunque di raddoppiarlo. BC Partners valuta l'Inter tra 400 e 500 milioni, oltre il debito netto che si aggirerebbe sui 350-400 milioni. Gli obiettivi quindi, come si capisce, sono molto differenti rispetto a quelli di Suning, che può avere strategie di lungo periodo. Ma cosa cambierebbe qualora questo fondo acquisisse il club?
“Tanto per cominciare, un radicale cambio di indirizzo: il riequilibrio tra costi e ricavi. L’Inter ha una storia quasi trentennale di bilanci in perdita: dopo il ventennio della gestione Moratti (presidente-tifoso) che ha consumato 1,2 miliardi nel desiderio di portare il club ai vertici, le gestioni Thohir e Suning non hanno mai raggiunto il pareggio. I 102 milioni di perdita dell’ultimo bilancio risentono del Covid, ma l’Inter aveva comunque accumulato quasi 300 milioni di disavanzo nei 5 anni precedenti, nonostante gli sforzi imposti dal Settlement Agreement UEFA. Appesantita da stipendi elevati anche a giocatori che siedono in panca (Sanchez 7,5, Eriksen 7, Nainggolan 4,5, ceduto a gennaio) la rosa dell’Inter ha un costo imponente (283 milioni tra stipendi e ammortamenti) rispetto ai suoi ricavi (372) ma anche a diretti concorrenti in Serie A. Il primo intervento sarebbe un taglio. A meno che i ricavi del calcio non subiscano clamorose impennate post-Covid, potremmo attenderci lo stop a onerose campagne acquisti e organici affollati, la rinuncia a ingaggi costosi e campioni avanti negli anni. Il modello che l’Inter prenderebbe a riferimento sarebbe simile a Milan, Lipsia, Salisburgo, Lione, Monaco e altri. In Germania anche il Bayern, con altre basi di fatturato. In Inghilterra Liverpool o Arsenal“.