L'Inter fa rientro a Milano con l'amaro in bocca dopo aver disputato un'ottima parte di secondo tempo durante la quale aveva trovato il pareggio ed il successivo vantaggio. Un'occasione persa che porta i nerazzurri a -3 dalla vetta occupata dal Milan e con la Juventus, prossima avversaria, che si avvicina sempre di più. Il match di ieri ha evidenziato come la rosa dei nerazzurri non sia del tutto completa o meglio non abbia dei ricambi all'altezza dei titolari.
Una situazione, come evidenzia la Gazzetta dello Sport in edicola stamani, che si protrae da agosto come direttamente affermato da Antonio Conte nel post partita. Il mister ha tenuto a precisare: “Per me mica è una novità, è da agosto che è così, il mercato non l’abbiamo fatto neppure allora. Hakimi è stato preso ad aprile, da allora in poi sono arrivati solo parametri zero o rientri dai prestiti. La linea del club è molto chiara, netta e decisa, non faremo assolutamente niente”. Un mercato chiuso, difficile, complicato come aveva sottolineato in precedenza anche l'a.d. Beppe Marotta: “L’Inter è una società solida,è giusto tranquillizzare tutti. Viviamo un momento di contrazione finanziaria in tutto il mondo». La situazione economica attuale del club che ha portato il fondo Bc Partners ad avviare una due diligence sul club nerazzurro.
Il mister dunque non può fare altro che accettare l'attuale situazione, riflettendo forse maggiormente sui cambi da effettuare e sugli uomini da impiegare rivalutando magari alcuni profili tipo Eriksen su tutti. Il messaggio lanciato da Conte è sembrato molto chiaro e si può riassumere in una semplice frase, ovvero che se scudetto sarà, è perché l’Inter sarà andata oltre le potenzialità dell’organico che allena: «Sono molto contento di questo gruppo di ragazzi che alleno e che hanno voglia fare delle belle cose per l’Inter». Il messaggio è chiaro e forte, l'Inter dovrà fare di necessità virtù.