Inter, Tommaso Berni a RN: “La sfida con la Juve come una finale”
L’ex terzo portiere dell’Inter ha parlato in merito al match di domani che vedrà i nerazzurri sfidare la Juventus, nella gara d’andata, in Coppa Italia.
Radio Nerazzurra ha intervistato Tommaso Berni, storico ex terzo portiere dell'Inter, per parlare del match che attenderà i suoi ex compagni contro la Juventus nella doppia sfida di semifinale della Coppa Italia che si giocherà tra il 2 e il 9 febbraio. Ecco le sue sensazioni.
Tommaso iniziamo dall'ultimo precedente tra Inter e Juventus. L'Inter vince 2-0 in casa e secondo te quali saranno le mosse tattiche che Pirlo potrà pensare e potrà studiare per cercare di non commettere gli stessi errori dell'ultima sfida di campionato.
“Guarda sicuramente saranno già due finali perché sono due grandissime squadre. Credo anche le squadre più forti del campionato. Quindi l'Inter dovrà sicuramente ripetersi. Vorrà sicuramente rifare una grandissima prestazione sotto ogni punto di vista come ha fatto in campionato e la Juve dovrà ricorrere un po’ ai ripari. Chiedere o dire quello che Pirlo dovrà fare, non spetta a me però sicuramente saranno partite aperte, da tripla, sia all'andata che al ritorno“.
Tu tra l'altro gli ultimi Inter-Juventus li hai sentiti particolarmente e li ha vissuti proprio visceralmente. Che cosa vuol dire giocare un Inter-Juventus? O meglio, in che cosa consiste, secondo te, la rivalità tra Inter e Juventus.
“Sai sicuramente sono le due società italiane più importanti, insieme al Milan. Quando giochi quelle partite l'attenzione è alta e al massimo livello perché poi andavi a scontrarti contro la squadra più forte in Italia ultimi anni, e quindi è super avvincente. Non puoi sbagliare niente. Per tutti questi anni, hanno dimostrato che sono veramente terribili negli sbagli altrui: sanno sempre cogliere l'occasione giusta. Però io adesso vedo un'Inter veramente molto solida e molto forte in ogni reparto. Sta crescendo la consapevolezza di diventare una squadra sempre più forte e quindi sono le partite più belle. Peccato che non ci sia il pubblico“.
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