I Barbieri di Saba – L’Inter cuoce la Fiorentina. Barella e Perisic chef stellati
Rubrica ideata e curata da Sabatino Durante e Raffaele Garinella
Fiorentina-Inter 0-2 – L'Inter rispolvera Lukaku e Hakimi, assenti in coppa Italia e concede un turno di riposo a Lautaro Martinez. Al suo posto Sanchez. Perisic rimpiazza Young. Nella Fiorentina assenti Ribery, non al meglio, Pezzella e Castrovilli squalificati. Prandelli piazza Eysseric a uomo su Barrella e si affida alla potenza di Vlahovic. L'Inter conquista tre punti di platino su un campo complesso che non espugnava dal 2014.
Primo tempo – La prima occasione è dell’Inter che al 5’ va vicinissima al vantaggio con Barella ben imbeccato da Sanchez. Il centrocampista nerazzurro calcia un rigore in movimento ma Dragowski – barba che ricorda un mix tra un eroe vichingo e Padre Cristoforo di manzoniana memoria – compie un autentico miracolo. La Fiorentina risponde al 12’ con Eysseric, il cui tiro termina fondo. I ritmi si abbassano e così si sonnecchia fino al 31’ quando l’Inter trova il vantaggio. I nerazzurri battono un calcio d’angolo con Sanchez che serve rapidamente Barella. Il talento nerazzurro lascia partire un destro a giro imparabile anche per Mr.Fantastic Dragowski. Il gol nerazzurro sveglia la Fiorentina che va vicinissima al pareggio al 37’. Martinez Quarta – su di lui garantisce Daniel Passarella – beffa Perisic con un tunnel e serve Bonaventura. L’ex Milan calcia di potenza ma Handanovic – complice la traversa – respinge. La sfera arriva a Biraghi che calcia a botta sicura ma trova Handanovic pronto alla respinta di piede. Perisic – non un primo tempo indimenticabile – trova anche il tempo per affossare Venuti al 44’ e beccarsi il giallo. Il primo tempo si chiude dopo un minuto di recupero con Lukaku che, servito al bacio da Sanchez, colpisce il pallone con un colpo di testa che termina alto sul fondo.
Secondo tempo – Vidal lascia il campo per infortunio. Dentro Gagliardini mentre Prandelli getta nella mischia Kouame lasciando negli spogliatoi Borja Valero. Al 52' l'Inter raddoppia. Barella serve Hakimi che in velocità si beve Igor e serve Perisic. L'esterno croato tutto solo appoggia il pallone comodamente in rete. Dopo tre minuti Lukaku trova la rete ma l'arbitro annulla – coadiuvato dal Var – per posizione di partenza di Perisic ben oltre la linea dei difensori gigliati. Al 61' Sanchez – buone risposte alle sollecitazioni di Conte – lascia spazio a Lautaro Martinez. Al 66' Dragowski si esalta su colpo di testa di Gagliardini respingendo in calcio d'angolo. Prandelli al 73' si gioca il tutto per tutto inserendo Kokorin, Pulgar e Malcuit per Vlahovic, Eysseric e Venuti. Lo scopo dell'allenatore viola è quello di spezzare il continuo possesso palla dell'Inter e creare superiorità sugli esterni e maggiore imprevedibilità in avanti. Al 76' l'asse Lukaku-Lautaro confeziona l'ennesima occasione che esalta i riflessi di Dragowski. Dal successivo corner il colpondi testa di Skriniar si spegne sul fondo. Perisic chiede il cambio stremato al 79'. Buona la ripresa del croato, non solo per la rete ma anche per il costante impegno in entrambe le fasi di gioco. Dentro Darmian. Prandelli risponde inserendo Barreca per Biraghi al minuto 81'. Stellini – Conte squalificato – concede spazio a Pinamonti, concedendo qualche minuto di riposo a Lukaku. Dopo 4' minuti di recupero La Penna fischia la fine.
Il simpatico buffetto – Ottima prova corale. Vincere a Firenze non è mai semplice. L'Inter lo fa con una gara sempre in pieno controllo e con una ripresa dominante. Barella per la grande – ennesima – prestazione. Gol a parte – e che gol – si vede a tutto campo. Sblocca il punteggio con un destro a giro tanto preciso quanto potente. Mille polmoni al servizio della squadra e fantasia da grande calciatore ne fanno il miglior centrocampista italiano del momento. Brozovic sontuoso in regia. Detta i tempi con geometrie che avrebbero fatto impallidire Brunelleschi. Handanovic è bravo a mantenere in vantaggio l'Inter con un doppio miracolo al termine del primo tempo.
Le rasoiate – Vidal non lascia il segno neanche a Firenze. Messo fuori causa da un infortunio traumatico dopo 45' minuti il centrocampo nerazzurro non ne ravvisa la mancanza. Gagliardini si lascia preferire per continuità. Ennesima prova opaca del centrocampista cileno. Il popolo nerazzurro attende trepidante la sua qualità. Il vero Vidal si è visto solo contro la Juventus in campionato.