Derby, Sconcerti: “Lukaku? Non un fuoriclasse. Ibra? Decisivo”
Tra le colonne del Corriere della Sera il giornalista ha espresso il suo parere sul duello a distanza tra Ibrahimovic e Lukaku.
Quest'oggi, tra le pagine del Corriere della Sera, si ritrovano le parole di Mario Sconcerti il quale si espresso sul derby di Milano, che andrà in scena tra poche, ore analizzando inizialmente le differenze che intercorrono tra i due simboli in attacco dell due rose: Ibrahimovic e Lukaku. Per il giornalista lo svedese è apparso prima come giocatore e poi come grande attaccante mentre il belga ha segnato di più, ma possiede molta meno tecnica.
Il titolo parla chiaro: “Ibra più vasto e più classico. Lukaku è la forza dello squilibrio“. Così apre il suo intervento per poi affermare quanto già anticipato: “Ibrahimovic è apparso prima giocatore, poi grande attaccante. Lukaku ha subito segnato di più ma non ha mai avuto un buon rapporto con la tecnica“. Parole forti e decise quelle di Sconcerti che poi continua la sua disamina affidandosi a diversi numeri delle carriere dei due attaccanti: “All'età di Lukaku, Ibra aveva segnato 106 reti in quattro squadre diverse, Malmoe, Ajax, Juventus, Inter vincendo campionati dovunque avesse giocato“.
Per il belga con il numero nove invece una carriera con più reti, ma meno titoli come riporta il giornalista: “Lukaku di gol ne ha segnati 169 – ben 60 in più – e ha giocato in sei squadre Anderlecht, Chelsea, West Bromwich, Everton, Manchester United, ma con un solo un campionato belga vinto“. Ed è questo aspetto a differenziarli: “Significa che i gol di Lukaku hanno pesato meno pur essendo tanti di più di quelli di Ibrahimovic. Secondo questa piccola aritmetica questo fa di Lukaku un grande centravanti, non ancora un fuoriclasse“.