L'Inter vince il Derby e consolida il primato in classifica portandosi a quattro punti di vantaggio sui cugini dopo il netto 0-3. Di Lautaro – doppietta – e Lukaku le reti. Meriti anche di Samir Handanovic, decisivo in tre occasioni con interventi figli di una ritrovata sicurezza. L'estremo difensore sloveno – con più di 500 presenze in maglia Inter – sembra aver ritrovato brillantezza dopo la prova opaca contro la Juventus in Coppa Italia.
Dalla sua Handanovic – pur avendo un carattere riservato, ma allo stesso tempo deciso e diretto – non si è mai soffermato sulle critiche del web ed ha continuato a lavorare sodo. Ecco, dunque, che i nodi vengono al pettine e dal match casalingo contro la Juventus – vittoria per 2-0 – fino a quello derby di ieri pomeriggio, lo sloveno ha incassato solamente una rete in sei partite, portando così la media a 0,16 gol a partita. Nel complesso, su 23 gare di campionato ha subito 24 reti con una media di 1,04 gol a partita (-0,31 rispetto ad inizio stagione).
Numeri in linea con le ultime stagioni del portiere nerazzurro – nominato miglior portiere della Serie A nel 2018/19 (stagione da record con 49 presenze complessive) – che in ordine ha subito: 53 reti su 35 presenze nel 2012/13 (media di 1,51), 32 reti in 36 partite nel 2013/14 (media di 0,88), 47 reti in 37 presenze nel 2014/15 (media 1,27), 34 reti in 36 presenze nel 2015/16 (media di 0,94), 47 reti in 37 presenze nel 2016/17 (media di 1,27), 30 reti in 38 presenze nel 2017/18 (media di 0,78 – la più bassa fino ad ora), 33 reti in 38 presenze nel 2018/19 (media di 0,86) e 32 reti in 35 presenze nella stagione scorsa (media di 0,91). Per un portiere che attualmente ha disputato 23 match su 23 – per un totale di 2.070 minuti – si tratta di numeri interessanti resi ancor più appetibili dal numero di parate. Ben 59 con 8 clean sheet – 5 negli ultimi 6 match – e 1 rigore neutralizzato su 4, ovvero una percentuale del 25%. Lo stesso poi ha recuperato circa 154 palloni, giocandone 579 con una percentuale di efficacia pari al 83,6% per passaggi riusciti. Nel match di ieri Handanovic ha effettuato 28 passaggi – 22 riusciti e 6 sbagliati – con una percentuale d'efficacia del 78,57%, vinto 2 contrasti e recuperato 11 palloni. Le parate sono state 8 totali compresi i 3 miracoli nel giro di 52″.
Il momento chiave ad inizio ripresa e precisamente al minuto 46' e 25'' dove con l'intervento pallavolistico con il polso sinistro ha sventato il colpo di testa di Ibrahimovic. Ibra ha rimesso nuovamente alla prova Handanovic che ha prontamente risposto presente liberando la palla verso la sua sinistra. Sugli sviluppi della medesima azione, al 47' minuto del secondo tempo, Tonali ha calciato con il sinistro indirizzando la sfera all'angolino, ma anche in questa occasione Handanovic ha abbassato la saracinesca. Una parentesi lunga all'incirca 52″ secondi, nella quale ogni tifoso nerazzurro ha potuto apprezzare nuovamente – come ai bei vecchi tempi di inizio carriera – determinazione, incisività, importanza e determinazione di Samir Handanovic.
Numeri che sottolineano di come si stia parlando di un portiere della recente storia nerazzurra tra i migliori in assoluto. Profondamente legato ai colori nerazzurri al punto da diventarne capitano ed illuminarne anche le stagioni più buie e cupe. Nome in codice: Iceman.