Gagliardini torna ad affrontare il suo passato. Il centrocampista dell’Inter, cresciuto nel florido vivaio atalantino, dopo essere stato uno degli anelli di forza – per sei mesi – del centrocampo bergamasco, ha fatto il grande salto, trasferendosi all’Inter, nel mercato di gennaio della stagione 2016/2017.
L’inizio dell’avventura all’Inter, da parte del centrocampista, è stato dei migliori, condito addirittura dal gol proprio contro la sua ex Atalanta, in un roboante 7-1 casalingo, in cui andarono a segno anche Mauro Icardi per due volte ed Ever Banega per tre volte.
Da quella stagione in poi, il rendimento di Gagliardini, è stato un po’ altalenante, con le prime critiche arrivate da parte dei tifosi ed un ruolo che non è stato più centralissimo nell’undici iniziale. Con l’avvento di Conte, Gagliardini, si è dimostrato un elemento affidabile, su cui il tecnico salentino ha spesso puntato sia dall’inizio – soprattutto la scorsa stagione -, sia come arma tattica per chiudere la saracinesca agli avversari.
Ma lunedì si tratta di tornare di nuovo alle origini, magari a partita in corso, contro un allenatore, quel Giampiero Gasperini, che lo ha lanciato in Serie A e che, dalla fine della sua avventura come allenatore dell’Inter, non vede l’ora di fare il colpo grosso – come accaduto in passato – ai nerazzurri di Milano.
Gagliardini-Atalanta, sfida di cuore per un figlio della Dea, ma che nel posticipo di Serie A si ritroveranno come avversari. Con obiettivi di classifica differenti – lo scudetto per l’Inter e la Champions per l’Atalanta -, ma con obiettivi di campo uguali: la vittoria.