Una stagione cominciata da un'estate travagliata, carica di insicurezze. Un epilogo potenzialmente funesto dell'unione quasi “forzata” tra mister Antonio Conte ed i nerazzurri. L'incontro avvenuto il 25 agosto a Villa Bellini ne è stato l'esempio, ora tutto è cambiato: “Sei mesi dopo – o poco più – di quei sentimenti non rimane che 'la bozza del patto di ferro’ siglato in quell’ormai lontano 25 agosto perché da quel giorno tra Conte e l’Inter si è sedimentata un’alchimia'“.
Così la definisce la Gazzetta dello Sport che quest'oggi tratta del possibile “Conte III“. L'obiettivo è quello di creare un ciclo vincente e crescere insieme. Dopo la finale di Europa League ed il secondo posto nel campionato, le strade del mister e dell'Inter sembravano doversi dividere. Così però non è avvenuto ed ora il rapporto si è solidificato e si inizia a pianificare la terza stagione di questa straordinaria serie: l'obiettivo è diventare grandi anche in Europa. Quello è il prossimo step.
Per farlo i nerazzurri dovranno essere abili nei rinnovi dei calciatori che sotto la guida del tecnico leccese sono esplosi e che possono garantire un futuro roseo. Da Barella ad Hakimi, passando per il duo d'attacco Lautaro–Lukaku: “I margini di miglioramento ancora evidenti, la capacità di reggere ritmi elevati è garantita. Bisognerà lavorare più sui ritocchi che sugli interventi di ristrutturazione. Il palazzo è stato già costruito. Meglio ancora: quel grattacielo che Conte in passato vedeva nella Juventus, ora è rappresentato dalla sua Inter“. Come detto i rinnovi sono il punto focale: “Lo sanno anche Marotta e Ausilio, che non a caso si sono portati avanti nel discorso rinnovi, non solo di Lautaro, ma anche Bastoni, Barella, De Vrij, con la penna in mano per allungare il contratto“. Questo è solo l'inizio.