Milan Skriniar l’è un gran Milan. L’Inter batte l’Atalanta e vola in alto

Inter-Atalanta 1-0

La vittoria dell’Inter contro l’Atalanta – complimenti agli uomini di Gasperini – è fondamentale per diversi aspetti. Si tratta di un successo ottenuto in un altro scontro diretto – ennesimo vinto dall’Inter – contro quella che ormai è una splendida realtà del nostro calcio. Partita chiave anche sotto il profilo psicologico perché le avversarie – Milan e Juventus – sono rimaste a distanza di sicurezza. Chi pregustava – sportivamente – una frenata dell’Inter è rimasto deluso. 

 

Il primo tempo – Conte ripropone Vidal per Eriksen nel consueto 3-5-2, mentre Gasperini lascia in panchina Ilicic e Muriel e si affida a Zapata supportato da Pessina e Malinovskyi. La partita è sin dalle battute iniziali gradevole. Le due squadre non si risparmiano giocandosela a viso aperto. L'Inter va vicina al gol al 14' quando Romero pressato da Lukaku serve in maniera goffa Sportiello che devia in corner di testa. Ma è l'Atalanta a sfiorare clamorosamente il vantaggio sul finire del tempo. Al 39' con Zapata sugli sviluppi di un corner ma il riflesso di Handanovic è strepitoso. Un minuto dopo è Djimsiti – sempre da corner – a sfiorare la marcatura ma Brozovic appostato sul palo salva l'Inter. Si va al riposo sullo 0-0 con l'Atalanta bella da vedere ma poco cinica. L'Inter da la sensazione di essere come uno scorpione in attesa di sferrare la puntura letale

 

Il secondo tempo – L'Inter passa al 52' sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il pallone calciato da Eriksen – da poco entrato per uno spento Vidal – viene raccolto da Bastoni lesto a servire Skriniar che beffa Sportiello per il vantaggio dei nerazzurri di casa. L'Atalanta è frastornata e rischia di capitolare due minuti più tardi. Toloi scivola lasciando Lukaku libero di avanzare in progressione, ma Romero compie un recupero da maratoneta e sventa la minaccia. Gasperini riorganizza le idee ed inserisce Muriel e Miranchuk per Zapata e Pessina. L'attaccante colombiano ha sui piedi il pallone del pareggio al 76' ma Handanovic salva la conclusione in diagonale. Conte corre ai ripari ed inserisce Gagliardini per Brozovic e cerca di sfruttare l'estro di Sanchez per chiudere la contesa. Ma sono sempre gli orobici a sfiorare il pareggio con Pasalic subentrato a Freuler. Siamo al minuto 84' quando Toloi serve il compagno che calcia al volo di poco sul fondo. Gli ultimi minuti servono a Conte per gettare nella mischia D'Ambrosio e Darmian e brindare al settimo sigillo. Sono sette le vittorie consecutive dell'Inter che mantiene a debita distanza Milan e Juventus. Un plauso a mister Conte per l'ennesimo scontro diretto portato a casa. Non era semplice ma l'Inter ha saputo prima soffrire e poi è stata abile nel freddare l'Atalanta al momento decisivo. 

Il simpatico buffetto – Skriniar migliore in campo non solo per il gol partita. Dopo quelli al Verona e alla Roma, ecco un'altra perla per la corsa nerazzurra. Sontuoso in difesa perché di fronte allo strapotere fisico di Zapata sarebbe stato difficile per chiunque. Nel finale è padrone della sua zona. Eriksen si conferma imprescindibile per il centrocampo. Suo il corner da cui scaturisce il gol vittoria. È sempre nel vivo dell'azione e si fa notare anche in fase di copertura. Bene anche Lautaro Martinez che riesce sempre a sgusciare via al marcatore di turno. Si sacrifica tantissimo in copertura. Handanovic si conferma in un momento straordinario. Nel primo tempo salva su Zapata, nella ripresa usa i piedi per impedire a Muriel di pareggiare. Determinante. 

 

Le rasoiate – Vidal disputa un'altra prestazione deludente. È lento, macchinoso e prevedibile. L'Inter va in sofferenza a centrocampo perché il nazionale cileno è lontano parente del calciatore ammirato a Barcellona. Hakimi gioca col freno a mano tirato limitato a turno da Gosens e De Roon. Manca la sua consueta velocità così come i suoi cross quasi sempre al bacio.

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Davide Losc