L’ex allenatore dell’Inter, Andrea Stramaccioni ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Nerazzurra in cui ha parlato della sua esperienza sulla panchina dell’Inter e commentato l’attuale momento degli uomini di Antonio Conte, primi in classifica e favoriti per lo scudetto:
“Scudetto? Non si dice…Vedo una squadra che sta compiendo un capolavoro. L'Inter ha saputo in momenti tremendi, come l'eliminazione in Champions o in Coppa Italia, tirar fuori una forza e una solidità che ieri si è vista. L'Inter ha battuto la squadra più in forma, che non aveva nulla da perdere. Ha concesso due palle gol sporche su palla inattiva. Qualcuno ha storto il naso perché non ha visto il Barcellona, ma l'Inter non è il Barcellona. E' una squadra tosta, compatta, con le sue armi, a cui è difficilissimo fare gol. Vedere uno come Sanchez entrare e correre dietro al terzino significa che c'è un grande gruppo. Vedo una squadra che lotta e soffre. Mi piace tantissimo. Non so come andrà a finire, ma sta facendo un grande cammino e spero sia l'inizio di un percorso”.
“La mia esperienza sulla panchina nerazzurra? Onestamente io ho dato tutto quel che sapevo fare. Ho avuto la fortuna di arrivare a fare il professionista con quel che ho imparato sul campo. Sfido chiunque a gestire una società così, anche allenatori con pedigree ben superiori al mio hanno avuto delle difficoltà, perché l'Inter è l'Inter. Non è facile. Non è esclusivamente calcio, è una gestione a 360°. Immaginate un ragazzo alla prima esperienza. Ho fatto tantissimi errori di cui ho fatto tesoro, con la fortuna di essere aiutato da un presidente unico come persona e da giocatori come Zanetti, Cordoba, Materazzi, che mi hanno supportato. Qualcosa inizialmente l'abbiamo fatta bene. Normale che poi i problemi sono aumentati, con tanti infortuni e cominciavano a circolare voci di una cessione societaria. Moratti era più di un presidente, aveva creato una famiglia”.