Torino-Inter, la preview: dalla folle andata è trascorsa un’era

Contro il Torino raramente escono fuori gare banali, per l’Inter. Vedasi l’andata, in cui era esplosa la… “granata” nella prima ora di gioco, con il sigillo di Zaza a fine primo tempo e il raddoppio di Ansaldi, su rigore, ad inizio ripresa. Erano serviti i soliti “schiaffoni” per svegliare l’Inter, che solo al minuto 84 aveva completato la sua rimonta firmata Sanchez e doppio Lukaku: poi, nel recupero, il 4-2 finale di Lautaro.

Era un’altra Inter; quella di inizio stagione in cui gli equilibri non erano affatto ben saldi, creatura neonata e non ancora adattatasi al passaggio di consegne tra i titolari da D’ambrosio esterno ad Hakimi, decisamente più offensivo, e da Gagliardini a Vidal, anche lui meno funzionale -tatticamente parlando- del centrocampista ex Atalanta.

Passato un girone, sembra trascorsa un’era. Perché l’Inter arriva con nuove certezze, soprattutto difensive, e il Toro vive un momento nero stile horror dovuto al focolaio Covid all’interno del gruppo squadra. Le buone notizie per Nicola giungono dalla negatività di Bremer e Linetty che lasciano solo a tre i positivi in squadra, ma di spessore: dal capitano Belotti alla freccia Singo, passando per il roccioso Nkoulou. Ci sarà anche Rincòn fuori, squalificato.

Il Torino ha malamente perso lo scontro diretto con il Crotone all’ultima di campionato, ancora per 4-2; complice la mancanza di allenamenti nell’ultimo periodo, a causa dell’isolamento fiduciario della rosa, Nicola deve riassettare la sua squadra in vista dell’Inter. Se Belotti non dovesse farcela è pronto Antonio Sanabria, fiore all’occhiello della campagna acquisti invernale di Cairo e pupillo vero del tecnico ex Genoa ed Udinese.

Sanabria che ha trovato la sua prima marcatura in maglia granata proprio allo Scida di Crotone, con un gran gol: il paraguaiano controlla al limite, ha il tempo di caricare il destro e fa partire un siluro che finisce sotto l'incrocio dei pali sulla sinistra di Cordaz. Un battesimo importante.

Torino-Inter, dicevamo, non è mai banale. Stavolta i nerazzurri giocheranno in anticipo rispetto alle dirette concorrenti Juventus e Milan. L’obiettivo è mettere pressione scappando provvisoriamente con una nuova vittoria. Ma attenzione alla “granata” di Nicola.