Verso Torino-Inter, il quadro di Davide Nicola: l’eroe di provincia che sfida l’impossibile

Nella settimana che porterà l’Inter alla trasferta in casa del Torino, sembra doveroso dedicare qualche riga all’allenatore della squadra granata, Davide Nicola, chiamato dal presidente Urbano Cairo per salvare il club da una retrocessione che, a detta di molti, pare inevitabile.

Una sfida impossibile, dunque, ma probabilmente è proprio quest’ultima la parola chiave. Sì, perché Nicola sa bene cosa significhi essere chiamato a salvare l’insalvabile; gli è già successo in passato di dover rincorrere una salvezza in cui nessuno avrebbe mai scommesso. Tutti noi ricordiamo ancora il suo Crotone, che nella stagione 2016/2017 diede vita ad un autentico miracolo, raccogliendo la bellezza di 20 punti tra l’aprile e il maggio del 2017, e riuscendo a strappare all’Empoli l’ultimo pass utile per la permanenza in Serie A.

Le sfide impossibili non hanno mai spaventato il tecnico piemontese, che nella sua vita ha dovuto affrontare forse quella più grande, cioè la perdita prematura di un figlio. D’altronde è stato lui a definirsi “Un pozzo senza fondo, mai soddisfatto”, e forse è per questo che, dopo aver salvato la squadra calabrese, decise di attraversare l’Italia in bicicletta: da Crotone alla sua Torino, 1500 km per onorare una scommessa fatta mesi prima, e soprattutto per commemorare il suo amato Alessandro, scomparso all’età di 14 anni a causa di un incidente in bici.

Adesso il “pozzo senza fondoNicola ha accettato una nuova sfida, quella di salvare la squadra della sua città natale da un destino dato per certo. I risultati al momento continuano a non sorridere alla compagine granata, ma la certezza è che il suo tecnico non si arrenderà fino a quando ci sarà margine per lottare, e che farà di tutto per eliminare, ancora una volta, l’aggettivo impossibile dal suo dizionario.