Attenzione difensiva e la mano di Conte: la crescita di Hakimi

L'evoluzione di Achraf Hakimi porta la firma di Antonio Conte. Il tecnico nerazzurro ha lavorato molto sul terzino soprattutto in fase di copertura e sulle chiusure/tagli da effettuare in fase difensiva, e tutto ciò sta pagando. L’attenzione tattica e l’applicazione in fase di non possesso, come riporta stamane il Corriere dello Sport non erano le armi migliori del marocchino.

Ora invece la sua attenzione è cresciuta. Basti pensare all'immagine di Parma. Per quanto invece riguarda la fase offensiva il laterale sa svolgere perfettamente il suo lavoro e nell'ultimo periodo ha modificato qualcosa che lo sta rendendo ancora più incisivo: “L'ex Real Madrid si è rivelato utilissimo con la sua abilità a sfondare le linee avversarie e anche a concludere in prima persona. Ora che hanno ritrovato la vena abituale, probabilmente in zona-gol c’è meno bisogno“. Il gioco nelle ultime partite non si è più solamente svolto sulla fascia destra in quanto l'inserimento di Perisic, stabile sulla sinistra, ha portato ad un equilibrio nelle trame del gioco nerazzurro. 

Si può essere decisivi anche solamente con uno sprint: “Peraltro, si può essere decisivi anche senza fare l’ultimo passaggio. Nel derby, ad esempio, è bastato uno sprint per far saltare tutto l’impianto rossonero, poi, portato il pallone al limite dell’area avversaria, ci hanno pensato Eriksen, Perisic e Lautaro a completare il lavoro per il 2-0 che ha chiuso i giochi“. Ciononostante l'ex Dortmund rimane il terzo “attaccante” dei nerazzurri con sei reti ache se sta risalendo Sanchez (5 reti): “Con quei 6 centri, Hakimi resta la terza punta, il terzo goleador dell’Inter, alle spalle ovviamente di Lukaku e Lautaro. Attenzione, però, perché sta risalendo Sanchez, arrivato a quota 5. Un motivo in più per tornare ad esultare. Considerando il solo campionato, l’ex Real ha già fatto meglio rispetto all’ultimo anno con il Borussia Dortmund“.