Uno dei principali protagonisti di questa Inter è senza dubbio Christian Eriksen. Il centrocampista, dopo un periodo difficile, ha conquistato il posto da titolare rivelandosi come l’arma in più di Antonio Conte. Il danese ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’emittente televisiva olandese TV2 in cui ha raccontato la sua nuova vita in nerazzurro:
“E' stato un anno duro e impegnativo, pieno di su e giù. Finalmente posso dire di essere in ripresa. Non che volessi scappare in qualche modo da Milano, ho sempre lottato per un posto. Ero sicuro che, se fosse arrivata un'occasione, avrei provato a coglierla. E sento di averlo fatto”.Il mio obiettivo era giocare, quando non puoi farlo diventa fastidioso. Fuori dal campo è tutto fantastico, Milano è una bella città e la mia famiglia si trova bene qui. Il problema era sul terreno di gioco, è lì che mancava qualcosa. Essere un calciatore dell'Inter è sempre stato bello, ora ancora di più. Sono stato bravo ad isolarmi e a concentrarmi”.
“Per diversi giorni, dopo le partite e gli allenamenti mi sono allenato di più. Calci di punizione o tiri in porta, avevo la possibilità di dedicarmi maggiormente ai dettagli proprio perché non giocavo. Tutto è iniziato dopo la rete al Milan, quando la gente ha cominciato a guardarmi con degli occhi diversi. Sono migliorato di gara in gara, mi fa piacere che sia andata in questo modo. Credo che quella punizione mi abbia aiutato: ho avuto la prova che posso ancora giocare a calcio e che sono in grado di calciare una punizione quando si presenta l'opportunità”.
“Sono riuscito a mettermi alla prova ed è fantastico, sento che ci sono ancora tante cose da dimostrare. Ho scoperto la velocità del calcio, un su e giù: io vivo alla giornata, vedremo poi cosa ci riserverà il futuro”.