Eriksen, da cedibile a imprescindibile: il danese è l’amuleto di Conte
Eriksen simbolo della svolta nerazzurra. Il danese, vicino alla cessione a gennaio, è diventato un elemento imprescindibile di Conte
Christian Eriksen si è finalmente preso le chiavi del centrocampo dell’Inter. Il danese, dopo oltre un anno in ombra in cui ha giocato pochissimo, è diventato un elemento fondamentale negli schemi nerazzurri. Il classe ‘92 ha reagito alle critiche e alle panchine con il carattere che gli rimproveravano di non avere ed è riuscito a conquistare la fiducia di Antonio Conte.
Il punto di svolta è rappresentato dal gol su punizione nel finale del derby di Coppa Italia, da allora le ha giocate praticamente tutte (escluso il match con la Fiorentina), con lui in campo i nerazzurri hanno ottenuto dal 30 gennaio 2021 ben 7 vittorie su 7 in campionato. Il danese si sta rivelando un vero e proprio amuleto per Antonio Conte.
Uno come Eriksen mancava da tempo ai nerazzurri: un centrocampista che crea calcio con la sua intelligenza e visione di gioco sublime. Un giocatore che da fantasia e imprevedibilità al gioco e ora, anche grazie a Conte, non è più “timido” ma sta imparando anche ad essere “cattivo”. Nel match di ieri contro il Torino il suo ingresso in campo ha cambiato il match rompendo l'equilibrio. Dalla sua ottima verticalizzazione di prima si è generata l’azione che ha portato al calcio di rigore conquistato da Lautaro e realizzato da Lukaku che sbloccato il match.
A pensare che fino a gennaio era fuori dal progetto di Conte e ufficialmente sul mercato; nel giro di pochi mesi è cambiato tutto: da cedibile a imprescindibile. L’Inter ha trovato, con un anno di ritardo, l’uomo in più sul mercato di gennaio e anche l’uomo in più per la corsa allo scudetto.