Inter, la gara di andata giocata a Sassuolo ha segnato per la squadra nerazzurra una svolta chiave nella stagione. Gli uomini di Conte venivano dall'eliminazione in Champions e Conte sembrava in bilico. In quella gara il tecnico ha deciso di tornare al 3-5-2, accantonando gli esperimenti con il trequartista.
Da lì in poi la difesa è tornata impenetrabile, Brozovic ha riniziato ad esprimersi ai suoi livelli. Barella è diventato devastante come mezz'ala e Hakimi imprendibile sulla destra. Ma non solo. Anche Vidal ha iniziato a giocare a livelli accettabili rispetto a quanto stava facendo precedentemente, e a sprazzi si è visto il vecchio giocatore della Juventus. Ed è in questo modulo che Perisic è riuscito a ricavarsi un ruolo (da esterno sinistro).
E sempre nel 3-5-2 Conte è riuscito ad incastrare Eriksen, autentico uomo chiave di questo momento magico della squadra. “Ma l’uomo-chiave è finalmente Eriksen: il danese ci ha messo dodici mesi a prendersi l’Inter, ma ora è l’elemento di qualità che serviva a Conte per l’ultimo step di crescita, la mezzala dal tocco magico che esalta la fase offensiva”, scrive la Gazzetta dello Sport.