Inter e Juventus si contenderanno lo scudetto. Il punto di Sabatino Durante
Il punto di Sabatino Durante
Dobbiamo considerare la Juventus come principale contendente dell’Inter alla conquista dello scudetto. I bianconeri eliminati ancora una volta dalla Champions avranno come l’Inter un impegno a settimana. Il progetto dei bianconeri – Ronaldo uguale Champions League – si è rivelato fallimentare. Con Cristiano Ronaldo la Vecchia Signora ha vinto meno in Italia – neanche la Coppa Italia – appesantendo il bilancio. Un bagno di sangue, economicamente parlando.
La presenza di Ronaldo ha inoltre tarpato le ali ad un presunto fuoriclasse come Dybala. Gli infortuni hanno penalizzato l’argentino, ma se hai Dybala e Ronaldo che vogliono sempre la palla, o giochi con due palloni, o ne metti uno in panchina. Nessuno discute Ronaldo, che con le sue reti ha tenuto a galla questa Juventus, ma è stato preso per vincere la Champions League. Un fallimento, questo hanno scritto gli almanacchi. Prima Ajax, poi Lione, quindi Porto. Avversarie ampiamente alla portata dei bianconeri.
Non vince un solo calciatore – anche se immenso – ma la squadra. Se per pagare Ronaldo la Juventus ha dovuto rinunciare ad un paio di centrocampisti di eccellente qualità rimpiazzandoli con parametri zero – Rabiot e Ramsey – bisogna concludere che la strada per il Paradiso non è quella tracciata dalla dirigenza bianconera. La coperta è sempre corta e Dybala ha rappresentato la vittima sacrificale.
Il centrocampo può vantare un regista eccellente come Arthur. Alcune dichiarazioni di Pirlo durante il precampionato non trovano corrispondenza con la realtà e fanno sorridere. Arthur è un armador, un metronomo che staziona tra difesa e centrocampo. Abile nello smistare velocemente il pallone. La Juventus non ha Iniesta, Messi o Neymar che incastonavano le pallette di Xavi, ma interpreti differenti che fanno più fatica. Arthur gioca semplice e lineare, non ha una visione di gioco iluminante come quella del Pirlo calciatore, ma sbaglia poco. Arthur può girare il pallone rapidamente sulla trequarti ma la Juventus in quella zona non ha i fuoriclasse che esaltavano la visione metodica di Xavi al Barça.