Inter-Sassuolo: una partita, tanti intrecci. I movimenti delle ultime stagioni
Inter-Sassuolo non è solo un match, ma una sfida tra due club che in queste ultime stagioni hanno condiviso diversi giocatori.
Interessi di mercato, voci, smentite, trattative, cambi di maglia: anche questa è Inter–Sassuolo. Un match non si gioca solo sul campo. Non sarebbe il campionato, non sarebbe l'Italia se non ci fosse lui: il mercato. Terreno insidioso e pieno di tranelli. Può regalare gioie o pessime figure. A volte può portare all'oblio. Giustamente direte: questo cosa c'entra? Ebbene, nelle ultime stagioni – soprattutto dal 2015 ad oggi – molti calciatori hanno vestito sia la maglia nerazzurra che quella neroverde. Chi con più fortuna e chi con meno.
Passaggi diretti o lunghi e tortuosi, ma un unico asse: Lombardia-Emilia Romagna e viceversa. Ma, partiamo con ordine. Il primo sotto la lente d'ingrandimento è Diego Falcinelli. Per chi non lo sapesse l'attuale attaccante delle Stella Rossa, allenata da Deki Stankovic, partì nel lontano 2007 dalla giovanili dell'Inter. La sua fu un'esperienza lampo. Una sola stagione in prestito dal Pontevecchio, poi il passaggio al Sassuolo. Il suo apporto non fu molto incisivo. 24 partite nel 2015/16 (due reti all'attivo) e 20 match nel 2017/18. Successivamente diversi prestiti in Italia tra Juve Stabia, Crotone, Fiorentina, Bologna e l'attuale esperienza all'estero.
Dalla Serbia all'Argentina. Il secondo profilo porta il nome di Matias Ezequiel Schelotto. Arrivato sull'onda delle ottime prestazioni offerte in maglia Atalanta, l'argentino non riuscì a lasciare il segno a Milano. L'unico squillo fu il gol di testa nel Derby e le sue lacrime. In totale 12 match, molte difficoltà e poco più. Arrivo nelle finestra di mercato invernale del 2013 e partenza in estate, in prestito, destinazione Reggio Emilia. Anche qui El Galgo non lasciò traccia di sè: 11 partite ed 1 gol. Quest'anno il ritorno in patria al Racing – squadra natale del Principe Milito e del Toro Martinez – dopo essersi svincolato la scorsa estate dal Brighton.
Parabola simile per Saphir Taider. Il classe '92 arrivò dal Bologna con l'obiettivo di impreziosire la mediana dell'Inter con la sua giovane età e la sua classe. Non andò come si sperava. L'anno successivo iniziò il valzer di prestiti che lo portò fino al Mapei Stadium. Tra il 2014 ed il 2015 disputò in totale 27 match siglando 3 reti. Ora risulta svincolato dopo le esperienze oltreoceano ed in Arabia Saudita. Il suo nome verrà ricordato in quanto il primo gol in nerazzurro lo segnò al Sassuolo nel 0-7 del 2013 ed il primo match in neroverde fu proprio, nella stagione successiva, contro i nerazzurri.
Per la serie delle giovani promesse, invece, tornano alla mente i nomi di Alfred Duncan e Jens Odgaard. Entrambi passati dal vivaio nerazzurro – Alfred partendo dall'Under 19, Jens arrivando dal Lyngby BK nell'estate del 2017 – ora stanno godendo di fortune altrove. Il primo, centrocampista centrale dalla buona fisicità, era uno dei prospetti più interessanti della Primavera nerazzurra. In prima squadra giocò solamente tre partite, ma diversa fu la fortuna con i neroverdi. Al Sassuolo – dal 2015 al 2019 – il ghanese prese parte a 119 gare segnando 7 reti facendosi notare. Attualmente è in prestito al Cagliari e sta trovando la sua dimensione. Per quanto riguarda il danese la sua parentesi in Serie A è stata davvero breve non riuscendo ad esprimere tutto il suo talento. Una sola presenza con il Sassuolo. Ora è in prestito al Pescara dove in 8 presenze ha messo a segno un gol.
Chiudono questo viaggio Sime Vrsaljko e Matteo Politano. Il croato si consacrò come terzino destro con la maglia degli emiliani. Poi il passaggio in Liga all'Atletico Madrid e la breve esperienza,causa anche gli infortuni, in maglia nerazzurra nella stagione 2018/19. Il secondo, ora stella del Napoli, passò dal Sassuolo all'Inter nell'estate del 2018 dopo 96 presenze e 20 reti. In nerazzurro un totale di 47 presenze e cinque gol. Un bottino esiguo per un calciatore dalle ottime capacità.
Meteore o veri e propri crack: anche questo è Inter–Sassuolo. Una partita, tanti intrecci.