Seconda parte dell'intervista a Julio Cruz da parte de Il Posticipo. Questo l'estratto:
Ricorda Calciopoli nel 2006?
“È stata una pagina scura del calcio italiano. Tanti pensavano che c’era qualcosa che non andava, ma nessuno ne aveva la certezza finché non è uscito tutto quello che è uscito. Ho cercato di spiegare sempre che gli italiani non erano quelli che avevano fatto Calciopoli. Chi ha sbagliato ha pagato: giusto così”.
Che cosa le ha insegnato Mourinho?
“Come allenatore ho avuto anche Bielsa in Nazionale. Mi ha insegnato tantissime cose. Bielsa è stato un grandissimo, tanti giocatori lo amano, anche se non ha vinto tutto quello che avrebbe dovuto vincere. Ho avuto Mourinho per un anno. Non ho imparato tanto da José perché avevo già una certa età. Avevamo vinto tutto prima di lui tranne la Champions. Mourinho ce l’ha fatta, ha riportato a casa il trofeo che i tifosi desideravano. Se lo aspettava anche Moratti: lui ha creduto sempre nei suoi giocatori e ha speso tanto. L’ex presidente ha fatto tutto questo per quindici anni. L’Inter ha fatto di tutto con Moratti”.
Quale è stata la sua giornata più bella con l’Inter?
“Ce ne sono due. Una quando abbiamo vinto in casa della Juve 3-1, io ho fatto doppietta. È stata una gara che tutti sognavano da tempo, l’Inter non vinceva a Torino da undici anni. Quel giorno ho provato una gioia pazzesca. Io, Almeyda e Kily Gonzalez siamo tornati a Milano in macchina: un nostro amico è venuto a prenderci a Torino. Eravamo felici per la vittoria. Poi ricordo quando abbiamo vinto la prima Coppa Italia con Mancini: l’Inter non vinceva da tanti anni, vedere San Siro pieno è stato fantastico”.
Che cosa ha di speciale l’Inter di Conte e Lukaku?
“Mi fa piacere che dopo tanti anni l’Inter sia di nuovo prima in classifica. Lukaku sta facendo benissimo, lui e Lautaro si trovano benissimo in campo. La squadra segue Conte e mi fa piacere. L’Inter è tornata ad essere quello che è stata quando c’ero io”.
Come vede Conte capopopolo dell’Inter?
“Il suo curriculum parla da solo. Ho giocato contro Antonio: da calciatore era fortissimo. Poi Conte ha fatto bene o benissimo con tutte le squadre che ha allenato. È andato all’Inter, una squadra che non è la sua, ha avuto gli attributi per farlo e sta facendo bene. Adesso spero che vinca lo scudetto”.