“Vi spiego dove l’Inter ha vinto lo scudetto”. Il Corriere dello Sport ha intitolato in questo modo la lunga intervista a Fabio Capello, che di Conte rimarca l'intelligenza che lo ha portato al potenziale scudetto, secondo il suo punto di vista.
Chi sono oggi i migliori tecnici italiani?
“Conte, che ha saputo fare marcia indietro, è tornato a un calcio più efficace, razionale, più suo, e si è ricreduto su alcuni giocatori. È segno di intelligenza. E si è preso lo scudetto”.
Discorso chiuso?
“Aspetta. Ti dicevo di Conte, poi c’è Gasperini, l’unico con la mentalità europea. E quello dell’Udinese, Gotti, che non vuole fare il fenomeno, esprime un calcio che rispetta il materiale che gli hanno dato… Lo scudetto, Conte l’ha vinto il giorno in cui il Milan ha perso a Spezia”.
Ne deduco che non credi a un ritorno della Juve.
“No”.
E nemmeno in Pirlo?
“A Pirlo è mancato il percorso di formazione, s’è dovuto arrangiare da solo nei primi tre mesi. La sua è stata una full immersion pesante ma che ha affrontato consapevolmente. L’esperienza è un valore, aiuta a ridurre il numero degli errori, favorisce l’intuizione”.
Sulle dichiarazioni di Pirlo dopo il rinvio di Inter-Sassuolo:
“Una polemica nemmeno troppo velata, ma dietro una polemica c’è sempre un fondo di verità. In Italia sono successe cose che altrove non sono accadute. Ma noi italiani siamo fatti così, e non solo nel calcio”.
Hai visto la miniserie su Totti?
“No, me ne hanno parlato, penso che non la vedrò. Mi hanno raccontato del trattamento riservato a Spalletti, lo trovo esagerato”.