L’Inter e Conte. Via? Macché. Solo zizzania, ecco perché resterà
Molte voci, nelle ultime settimane, tendono ad alimentare una possibile partenza di Conte. L’idea del mister è un’altra e si basa su dei seri motivi.
Il rumore dei nemici. Piaceva tanto allo Special One, lo sta iniziando ad apprezzare pure Antonio Conte. Perchè sì, se ti trovi sulla panchina dell'Inter devi imparare a conviverci. Se poi vinci ancora di più. Triste realtà? No, semplice constatazione. Il mondo nerazzurro risulta sempre al centro di voci, smentite, flash news e non solo. Anche il mercato è spesso nel mirino di molti. Su questo fronte si sta giocando l'ultima partita: Conte rimarrà oppure no?
In settimane nelle quali ha tenuto banco la questione societaria, quest'ultima era finita in secondo piano. Sulla scena solamente l'ingresso di possibili fondi e trattative per l'acquisizione del club (maggioranza o pacchetto completo). Il Conte-Ter non veniva neppure più nominato. Ora, dopo le vicende legate al rinvio del match contro il Sassuolo e alle decisioni dell'ATS – con conseguente caos nazionali – l'attenzione è tornata su di lui. Sul mister. Su uno dei valori aggiunti dell'Inter delle ultime due stagioni.
Nel bene o nel male – tra sfoghi e riappacificazioni – Antonio Conte ha dato tanto al mondo nerazzurro riportando una mentalità della quale, forse, si stava sentendo la mancanza. Ha trasmesso il carattere battagliero ai propri giocatori ed ha messo il gruppo squadra al di sopra di tutto e tutti. Tra il 19/20 ed il 20/21 si è notato un cambiamento. Non più esternazioni stile Bergamo o Dortmund, ma solamente un obiettivo: raggiungere un traguardo importante insieme alla squadra. Unità d'intenti e passione. L'amore per i colori nerazzurri al primo posto.
Questo è ciò che ha in mente Conte: vuole restare. Alla base c'è un progetto ben definito e condiviso tra tutte le parti. Non ci saranno investimenti faraonici? Nessun problema, il tecnico non è spaventato. Non scapperà. Infatti il club ha fatto capire le proprie intenzioni predisponendo i contratti per i rinnovi di Lautaro e Bastoni, senza dimenticare De Vrji. L'obiettivo è quello di aprire un ciclo vincente, con il tecnico salentino in panchina. Gli investimenti delle ultime stagioni, si pensi ai vari Barella, Sensi, Hakimi e Lukaku, lo dimostrano. Giocatori forti e giovani dall'avvenire certo.
Un altro aspetto è quello economico. Il tecnico attualmente risulta il più pagato della Serie A (Paulo Fonseca con i suoi 2,5 milioni a stagione risulta secondo con circa 10 milioni in meno) e sul podio dei tecnici europei dietro a Simeone e quasi alla pari di Guardiola. Uno stipendio top, durante l'attuale situazione economica, pochissime squadre potrebbero permetterselo. Ecco perché Conte ha un motivo in più per rimanere. Nei discorsi già avviati con la dirigenza per prolungare il contratto – scadenza a giugno 2022 – si è parlato anche di questo. Stando a quanto raccolto in esclusiva, lo stipendio del tecnico rimarrà invariato, ma verranno inseriti dei bonus/premi al raggiungimento di determinati obiettivi.
L'Inter e Conte hanno dunque diversi motivi per proseguire la strada insieme, mano nella mano, e gettare acqua sul fuoco della zizzania che ogni giorno arde sempre di più. L'intento? Estinguerlo in maniera definitiva.