Verso il Bologna, occhio all’ex: Sinisa Mihajlovic, il Sergente
Dopo la sosta, con un Soriano tirato a lucido ma con un Palacio in meno (squalificato) cercherà di rendere meno romantico il suo vis a vis con l’Inter.
Sinisa Mihajlovic ne ha vissute tante: dalle magie su punizione da calciatore, alla sfortunata malattia che è riuscito a sconfiggere, fino all’attuale incarico di allenatore del Bologna. Quel Bologna che l’Inter affronterà alla ripresa dalla sosta per le Nazionali.
Sinisa è un grande ex, dato che le ultime due stagioni della sua carriera da calciatore le ha vissute a Milano, con la maglia dell'Inter. A volerlo in nerazzurro fu il suo amico Roberto Mancini, all'epoca allenatore della squadra. In due stagioni sotto la Madonnina il terzino serbo totalizza complessivamente 43 presenze e 6 goal, e vince altre 2 Coppe Italia (portando a 4 il numero totale) e il suo secondo Scudetto, che arriva nel 2005/06 dopo lo scandalo di Calciopoli.
L'8 aprile 2006, con la sua punizione in Ascoli-Inter 1-2 sigla il goal della vittoria dei nerazzurri al Del Duca, diventando il marcatore più anziano di sempre nella storia dell'Inter (37 anni e 47 giorni). Quel calcio di punizione lo conduce a 28 goal su calcio di punizione in Serie A, e lo issa come miglior specialista del massimo campionato italiano dal 1987 insieme a Pirlo.
Anche da allenatore Sinisa ha vestito nerazzurro: ha infatti svolto il ruolo di mister in seconda dell'Inter dal 1º luglio 2006 al 29 maggio 2008, sempre con Roberto Mancini in panchina, per poi lasciare l'incarico poco dopo l'arrivo di Mourinho. Con il CT marchigiano, Mihajlović ha vinto due campionati italiani, nella stagione 2006-2007 e nella stagione 2007-2008, nonché la Supercoppa italiana del 2006.
Adesso, dopo un’esperienza anche al Milan, Sinisa naviga tranquillo a Bologna: dopo la sosta, con un Soriano tirato a lucido ma con un Palacio in meno (squalificato) cercherà di rendere meno romantico il suo vis a vis con l’Inter.