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Luis Muriel, l’essere che sfida lo spazio ed il tempo

L’Inter lo vuole. 25 milioni per strapparlo all’Atalanta. Con i tempi che corrono sembra un affare vero: vedremo cosa succederà .

Muriel è uno dei più celebri esempi dell’universale scontro letterario che va in scena nello sport, quello fra gli atleti di talento e quelli fini a sé stessi: ogni stagione aspettative altissime e delusione, con una forte sensazione di sperpero. Così tanto che spesso abbiamo pensato che questo, in realtà, fosse Luis Muriel: un attaccante capace di godere solo di attimi estemporanei, che rilascia giocate per creare capolavori artistici astratti dal senso delle partite e dei campionati, disinteressato a una carriera ad altissimi livelli. Lo abbiamo pensato tutti. Fino a quest’anno.

Luis Fernando Muriel Fruto si è finalmente consacrato, e l’Inter con l’arrivo della Primavera sembra aver iniziato attorno a lui una sorta di danza tipica del corteggiamento. Come gli animali. Perché d’altronde questo è, forse, Muriel, trascinato dall’istinto e dall’imprevedibilità di un felino. Quando gioca lui in luogo di Zapata l’Atalanta ne risente molto nelle giocate spalle alla porta e nella presenza di peso in area, ma diventa più imprevedibile, visto che i movimenti di Muriel rimangono sempre piuttosto anomali, istintivi per l’appunto.

Muriel è mutato in uno dei pochi calciatori capaci di incidere in qualsiasi momento, ambiente e condizione: partendo dalla panchina o giocando da titolare, disponibile per un tempo o solo per un quarto d’ora. Uno dei rarissimi esemplari in Europa a dare l’impressione di essere pronto sempre, anche quando i palloni giocabili si contano sulle dita di una mano. Come se fosse portavoce del paradosso di Zenone, come se fosse possibile segnare con un numero di giocate a disposizione sempre più piccolo.

All’Inter uno così deve servire per forza. Perché Muriel ti cambia una stagione in 90 secondi, esalta e fa innamorare come un Da Vinci, accelera e sterza come Ayrton Senna. Muriel non è più un giocatore ma un essere che trascende lo spazio ed il tempo che ha a disposizione. Per lui 10 secondi equivalgono a 10 minuti di qualsiasi altro uomo sulla terra. 25 milioni per strapparlo all’Atalanta. Con i tempi che corrono sembra un affare vero: vedremo cosa succederà.

Per adesso “prendete e godetene tutti”: un po’ felino, un po’ un pittore, un po’ una Formula Uno. Luis Muriel è un dono divino.