Mirko Borsche, colui che ha progettato il nuovo logo dell'Inter, ha parlato a Vogue, spiegando le dinamiche delle decisioni prese in merito.
“Per un brand, nell’era digitale, è importante essere visibile sui dispositivi mobili. Per il gioco del calcio questo è ancora più vero, considerato che sempre più giovani, in Asia in particolare, guardano le partite su dispositivi molto piccoli. Molti club però non si sono adeguati al trend: se guardi le tabelle dei risultati dopo un turno di Champions League, ti accorgi che gran parte dei loghi delle squadre, ormai, non sono più visibili. Il problema principale era il contrasto tra l’oro e il bianco, che lo rendeva invisibile in televisione e sugli schermi portatili. Dovevamo a tutti i costi ridurre il concept, e renderlo più essenziale”.