L’ex difensore dell’Inter Marco Materazzi si è raccontato attraverso il canale ufficiale Instagram del club, in condivisione con la rivista GQ Italia. Lo storico numero 23 ha parlato anche della lotta scudetto, che vede i nerazzurri favoriti, ed ha ricordato i suoi successi con l'Inter:
“Scudetto? “La squadra gode di una posizione invidiabile, in tante vorrebbero essere al suo posto. L’Inter ha in mano il proprio destino. Fortunatamente, o sfortunatamente, non ci sono le coppe, ma restano comunque partite molto toste da giocare. E poi, nell’era del Covid, non sai mai chi avrai a disposizione ogni domenica. Speriamo non ci siano problemi in questo senso. Un messaggio per la squadra? “Dico loro di continuare a fare quello che stanno facendo, senza cambiare nulla perché va già benissimo così. Spingere forte, dipende tutto da loro”.
Le pagine più belle scritte in nerazzurro? Mi mancano quelle della Coppa Uefa e della Supercoppa Europea che, purtroppo, abbiamo perso a Montecarlo, ma su quelle più importanti ci ho messo la firma. Diciamo che non ci siamo fatti mancare niente”.
L’assenza dei tifosi allo stadio? “Complimenti ai giocatori. Io probabilmente avrei smesso, non sarei riuscito a giocare senza il pubblico. Serve tanta forza mentale. In carriera mi è anche capitato di giocare a porte chiuse ed è difficile concentrarsi. La pressione la sentono gli avversari in casa perché hai 80mila persone dalla tua parte. La pressione la senti quando vai al Bernabeu, al Camp Nou, in certi stadi dove è difficile uscirne indenni. Quando giocavo a Perugia, mi veniva già l'affanno quando salivo i 65 gradini”.
L’affetto dei tifosi nerazzurri? “Lo merita la squadra che, dietro le quinte, ha portato avanti la storia del logo, riempiendo lo stadio con alcune promozioni speciali. Quando giocavo io, con una squadra fortissima, il Meazza non era sempre pieno”.