Zlatko Dalic, ct della Nazionale croata di Marcelo Brozovic e Ivan Perisic, ha rilasciato una corposa intervista alla Gazzetta dello Sport. Il commissario tecnico ha potuto schierare i due calciatori interisti per le prime sfide verso il Mondiale 2022, nonostante il rischio focolaio e l'isolamento di alcuni nerazzurri.
Dalic, Conte sta trattando bene i suoi pupilli?
«Rispetto molto i suoi risultati. È un vincente e ha portato nuova vita anche all’Inter. Conte ha rimesso alla ribalta il 3-5-2, che era considerato un sistema vecchio e ora è una buona opzione per molti. È stato importante sia per Brozo che per Perisic. Proprio Ivan sta giocando molto bene sia davanti che dietro. Ciò significa che Conte è stato chiaro nelle sue istruzioni e che Perisic è intelligente e disposto a sacrificarsi per la squadra».
Avete parlato un po’ di come si vive nell’Inter capolista?
«Non condivido le nostre conversazioni con i media… Ma li vedo entrambi protagonisti, il che significa che stanno facendo un ottimo lavoro. Marcelo è uno dei migliori centrocampisti difensivi d’Europa e Ivan ha dimostrato tante volte il suo valore in nazionale e nei club».
Con lei Perisic gioca in un’altra posizione: lo vede bene da esterno a tutta fascia?
«Lavora per essere sempre al top, quindi può interpretare bene quel ruolo. Nella Croazia serve più in attacco: da esterno alto può darci dei gol. Ma capisco che Conte preferisca un sistema diverso: lì Perisic è prezioso su tutta la fascia».
Ma l’anno scorso era stato bocciato dal tecnico…
«Ora ha dimostrato di meritarsi di stare all’Inter. Ma non credo fosse mai in discussione: se giochi Mondiale, Champions ed Europeo al suo livello, puoi stare dovunque. Forse Ivan e Conte non avevano trovato l’intesa perfetta all’inizio, ma ora funzionano bene assieme».
Quanto è servito ad Ivan il passaggio in quel super Bayern?
«È stata una grande mossa, sia per lui che per il club: era una pedina preziosa in una squadra che resterà nella storia. Gli rimane un triplete, traguardo fantastico per ogni giocatore».
Il ruolo migliore per Brozovic, invece, è lì in mezzo tra Barella ed Eriksen?
«Una delle abilità chiave di Marcelo è la flessibilità: può giocare in diverse posizioni. Io lo vedo come mediano difensivo, perché ha istinto nel recuperare palloni, grande intelligenza e ritmo. Ma pensa velocemente ed è un buon passatore, quindi può anche occupare un ruolo più centrale. I bravi giocatori vanno d’accordo tra di loro, non mi stupisce che i mediani dell’Inter si completino così».
Anche dall’altro lato di Milano ci sono due croati: come sta vedendo Rebic e Mandzukic?
«In questa stagione Ante è stato sfortunato per l’infortunio, ma dà molto alla squadra: aggressività, velocità, forza. È un buon partner per Ibra. Per Mandzukic non è facile tornare subito al top, nessuno dovrebbe aspettarsi che sia lo stesso di prima. Ma è già in forma e ha solo bisogno di tempo: lui ha vinto ovunque e aiuterà il Milan».