Chirico a I Gemelli and Saba – Arthur, Sensi, e il caos Dybala
Ospite de “I Gemelli and Saba”, talk show del giovedì sera di Inter Dipendenza è stato Marcello Chirico.
Ospite de “I Gemelli and Saba”, talk show del giovedì sera di Inter Dipendenza è stato Marcello Chirico. Dopo aver parlato di Conte, Marotta e Paratici, la conversazione si è spostata sui singoli. Su Arthur e Sensi ha detto quanto segue:
“Io Arthur non lo paragonerei a Xavi, quest’ultimo è di un altro livello. Posso capire che in Italia il livello calcistico non sia così elevato, ma Arthur ha avuto problemi anche al Barcellona. Sicuramente ai tempi del Gremio giocava in un modo totalmente diverso si come ha giocato prima al Barcellona ed ora alla Juventus. Lui era veramente il regista di centrocampo, in mezzo al campo, non stava davanti alla difesa.
I primi due mesi di Sensi all’Inter era un giocatore che a Conte evidentemente piaceva. Si fece male proprio contro la Juventus. Sperando che torni quel sensi di un tempo, Conte per ora – per motivi fisici/psicologici del ragazzo – lo ha messo da una parte, ora Mancini lo ha preso e buttato in campo per due partite. È il coraggio di Mancini, la visione tattica di Conte. Da tifoso il sogno sarebbe un centrocampo con Barella, Sensi, Brozovic ed Eriksen. Sensi in Nazionale è entrato ed ha risolto la partita. Ora non bisogna chiedere troppo, è veramente molto difficile immaginare un centrocampo del genere con questo allenatore. Probabilmente con un altro lo vedresti. Per quanto riguarda Mancini io lo vedo come uno a cui piace lavorare sui giovani ed ottiene i risultati perché quest’ultimi sentono la sua fiducia.
Purtroppo, d’altro canto, Conte non è così. Conte quando gli presentano un giovane prima deve vederlo in allenamento, provarlo e deve convincersi lui. Poi dopo lo butta in campo. Un esempio? Pogba. Glielo avevano preso giovanissimo, aveva 18 anni, e prima di vederlo giocare titolare è passata una stagione, perché lui non si fida. Lui in sostanza li vuole pronti e preparati, vuole andare su giocatori di completa affidabilità. Già con Sensi penso abbia fatto qualcosa in più – come un’eccezione – per il semplice motivo che Sensi l’anno scorso, se non si fosse fatto male, era partito nell’undici. Ovviamente Sensi e basta, perché lui nella Juventus non voleva Pirlo poi lo ha abbassato davanti alla difesa ed ha reso. Lo stesso è avvenuto con Sensi.”
Sul caos Mckennie-Arthur-Dybala. Cosa ne pensi?
“Guarda mi ha fatto incavolare questa cosa. Perché poi loro te la potrebbero venire a vendere dicendo: “Siamo tutti tamponati, ovvero siamo tutti negativi visto che ci facciamo il tampone tutte le volte, quindi eravamo sicuri tra di noi”. Però: primo siete voi tre e gli altri che erano con voi erano tamponati? Seconda cosa dalle ventidue in avanti non si fa più casino. C’è il coprifuoco e questo deve valere per tutti in quanto esistono le regole e si seguono le regole. Soprattutto questo è un momento in cui io non chiedo di fare vite monastica, ma è un momento delicato della stagione della Juventus e non puoi pensare di organizzare una festa o una cena. Tanto più che arriva la Polizia, non gli apri e finisci in difetto. Perché se è vera la storia che “siamo tutti tamponati” allora apri alla Polizia e glielo dici subito. Non mi è piaciuto per niente e spero che oltre alla multa sia stata fatta anche una bella ramanzina e personalmente – anche se so che mi costa – li sospendo e questa partita non vengono convocati. Mi costa visto il momento di emergenza, ma le regole vengono prima di tutto. Nel rispetto anche degli altri.
Dybala non gioca da tre mesi – ha disputato solo poche partite – e prima fa video in casa con la fidanzata e poi va pure alle festicciole private. Inoltre c’è pure un contratto che non firmi e c’è il gelo con la società: allora te le vai a cercare. Questo è un aspetto che ho sempre sottolineato con i tifosi della Juve su Dybala – e non erano mai d’accordo – la sua immaturità. Se un giocatore pretende determinate cose dalla società (ingaggio e posto fisso in squadra) deve avere un altro approccio e di comportamento. Questa immaturità poi lo condiziona anche sul campo.”
Dybala può diventare l’uomo plusvalenza del 2021? Si può usare l’episodio di ieri sera per rendergli noto che può essere finita?
Sostengo ormai da tempo che la storia tra la Juve e Dybala sia finita soprattutto da quell’estate che era stato ceduto al Manchester United per Lukaku, ma lui si rifiutò. Poi è rimasto ha avuto il suo moto d’orgoglio l’anno scorso facendo una buona stagione e grazie ai suoi gol e a quelli di Ronaldo abbiamo vinto lo scudetto. Senza di loro lo perdevamo. Quindi è una storia arrivata alla fine, c’è troppa freddezza. Ormai il feeling non c’è più da tempo e si cerca una soluzione condivisa. Oramai Dybala si è impuntato e si potrebbe anche arrivare a scadenza.“