Ospite de “I Gemelli and Saba”, talk show del giovedì sera di Inter Dipendenza è stato Marcello Chirico. Giornalista e scrittore di fede juventina di 7Gold e direttore editoriale del sito ilbianconero.com. Grande esperto di calcio e giornalismo che in passato ha lavorato per 18 anni a Il Giornale come cronista politico. Dal 2004 è stato opinionista sportivo sulle tv del gruppo Mediapason (Telelombardia, Antenna 3, Top Calcio 24, Videogruppo Piemonte) per poi passare a 7Gold.
Il primo tema della serata è l’Inter, competitiva e tornata ai vertici. I meriti sono attribuibili ad Antonio Conte e Beppe Marotta, paradossalmente da quando quest’ultimo ha lasciato la Juventus il cammino europeo dei bianconeri si è leggermente arenato visto che la Vecchia Signora è tre stagioni che si ferma molto prima delle aspettative. Questo nonostante l’apporto di un campione come Cristiano Ronaldo.
“Almeno la prima volta siamo arrivati fino ai quarti, ora non arriviamo nemmeno lì. Devo dire che si è sentita di più la mancanza di Marotta a livello sportivo di amministratore delle finanze e del mercato. Questo perché reputo che Paratici sia molto bravo, come osservatore di talenti è uno dei migliori, il problema è quando tu passi dal fare il capo degli osservatori e ti mettono in mano la gestione del settore sportivo della Juventus (contratti con i giocatori, trattative…): è un altro mestiere.
In merito a ciò so per certo che Paratici dopo nemmeno un anno era già andato dalla dirigenza a dire che questo non era il suo mestiere e di mettergli affianco qualcuno. Quelle cose lì prima le faceva tutte Marotta, perché lui ha sempre fatto questo e ciò quindi si è sentito. La carenza di Marotta si è sentita chiaramente. Poi Conte non lo scopro io: è molto bravo ed è entrato a far parte dei top degli allenatori. A mio parere non è perfetto, perché l’allenatore perfetto avrebbe portato anche l’Inter a fare un certo tipo di percorso in Europa cosa che alla fine non ha fatto, facendo anche peggio della Juventus.
Alla fine Conte come ho detto non ha fatto male in Europa solo all’Inter, ma anche alla Juventus e non solo in Champion's, bensì anche in Europa League nell’anno in cui si giocava la finale a Torino perdendo in semifinale col Benfica.
Quella volta lui aveva stoppato tutta la squadra in campionato, quella sera non aveva utilizzato certi giocatori perché doveva fare il record. Lui è fissato su quelle cose lì, sui record. Adesso secondo voi Conte ha già capito che vincerà lo scudetto – e lo vincerà -, ma adesso la sua soddisfazione è dare tanti punti agli altri, riuscire a vincerle tutte e distanziare il più possibile le avversarie. Quelle sono le sue soddisfazioni. Fare tanti punti, distaccare gli altri, vincere lo scudetto con tre domeniche di vantaggio. Lui quando si focalizza su un obiettivo alla fine lo centra. Quando diventano due già va in difficoltà.”