Dai granata all’azzurro di Napoli: Maksimovic stuzzica il palato nerazzurro

Stuzzica, piace ed intriga per l'opportunità. Nikola Maksimovic rappresenta – ad oggi – il nome più quotato per rafforzare la retroguardia nerazzurra. Certo i discorsi sono appena cominciati, le trattative devono ancora decollare ed alcuni club si sono già inseriti a disturbare. Tutto questo perché il profilo del 29enne serbo fa gola a molti. Non solo l'età dalla sua parte, ma una struttura fisica degna di un centrale di livello.

Circa 193 centimetri adattabili in zona centrale oppure, in caso d'emergenza, anche sulla fascia destra. Un po' quanto avvenuto – in casa Inter – con Skriniar nelle ultime stagioni. In sintesi un ottimo profilo: utile e polifunzionale. Certo le sue ultime stagioni non sono state brillantissime – a causa di molti infortuni -, anche se negli ultimi impegni sta ripagando la fiducia di mister Gattuso

Il serbo arrivò in Italia nel 2014 grazie al Torino dove si mise in mostra fornendo ottime prestazioni di carattere, grinta e fisicità. Una prestanza fisica unita ad una buona qualità di palleggio ed un ottimo gioco aereo. Già nella seconda stagione suscitò l'interesse di diversi club, ma i granata non lo lasciarono andare. Dopo alcuni equivoci e promesse non mantenute si arrivò al 2016. Quell'estate rappresentò la rottura del rapporto con la tifoseria ed  il club controllato da Cairo. Quest'ultimo, alla fine, accettò 25 milioni dal Napoli per il suo trasferimento.

Il club partenopeo, dal canto suo, effettuò un grosso investimento che forse fino ad oggi non ha ripagato le aspettative. Nonostante un inserimento discreto, il centrale non è mai riuscito ad imporsi con forza e determinazione nell'undici titolare. Dodici match nella prima stagione (solo un gol all'attivo) e molte panchine per Maksimovic. Nella seconda il trasferimento – avvenuto a gennaio – allo Spartak MoscaIn Russia giocò 11partite tra Premier Liga e Coppa di Russia, riuscendo ad assaporare il campo per diverse volte da titolare. Un'esperienza breve, di pochi mesi, prima di tornare alla base e vedere crescere il suo impiego in azzurro. 28 partite nel 18/19 ed un utilizzo soprattutto in Champions League nell'inedito ruolo di terzino destro. Meno corsa, ma più fisicità per la fascia del Napoli.

La scorsa stagione è riuscito a ripetersi ed ora sembrerebbe essere tornato sui livelli d'un tempo come testimonierebbe anche il valore tornato a salire (circa 12 milioni di euro). Il suo profilo interessa e molto. Andrà in scadenza il 30 giugno, diventando così un parametro zero. L'Inter ha messo gli occhi su di lui per rinnovare il reparto difensivo. Probabilmente uno tra Ranocchia e Kolarov a fine stagione saluterà. Lui potrebbe essere il profilo giusto. Una riserva di lusso, all'evenienza un papabile titolare.

I problemi fisici sembrerebbero alle spalle e non è detto che non possa ricalcare le orme di Danilo D'Ambrosio. Certo, con delle tappe in più nel curriculumNapoli e Spartak Mosca -, ma sempre partendo da Torino.