Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro l'Inter in programma domani sera alle 20:45. Ecco di seguito riportate da TMW, le parole del tecnico rossoblu: “Il Bologna non è che non sa fare altro, non vuole fare altro. Non sappiamo parcheggiare il pullman dietro, non è la nostra mentalità. Abbiamo una nostra identità, che sia con l'Inter o con il Borgo Panigale: non cambiamo niente. Sappiamo che incontriamo una squadra che ci metterà in difficoltà, ma anche noi possiamo fare lo stesso. Abbiamo anche vinto negli ultimi anni con loro, qua l'anno scorso perdemmo per un rigore dopo una partita equilibrata. L'importante è avere un atteggiamento mentale giusto, non possiamo sbagliare come col Crotone. Se non trovi motivazioni contro questa squadre, vai a fare il ragioniere, con tutto il rispetto”.
A domanda su come fermare l'Inter, Mihajlovic si è lanciato in un pensiero particolarmente diretto: “Non glielo dico anche perché non lo capirebbe. Non è una battuta, è verità. Lei segue il basket, non voglio offenderla. Ho sbagliato io, chiedo scusa. Non ci vuole un ingegnere nucleare per capire come fermare l'Inter, io toglierei per prima cosa Lukaku e Lautaro. Se gli viene una febbricola non sarebbe male. Non esistono regole, tutta la squadra non deve sbagliare una virgola; poi devi sperare che loro non siano in giornata. Noi cerchiamo di dare il massimo, giocando sui loro difetti. Sono curioso di vedere il duello tra Soumaoro e Lukaku, è l'unico giocatore che lo può contenere fisiciamente. Terzini? Ci sono due diffidati, Tomyasu e Dijks, oggi proveremo De Silvestri: per quello dico che siamo in emergenza”.
Sull'importanza del risultato… “Io non sono uno di quelli che dice che non c'è nulla da perdere contro l'Inter, anche perché posso perdere punti e faccia. Non ho mai giocato partite pensando di poter perdere, poi magari succede. Con la Roma ci è successo di perdere la faccia, prendendo 5 pappine. Non dobbiamo accontentarci del pareggio o di perdere solo 1-0, se mi accorgo che è così è un casino. Sappiamo che loro sono forti, ma sappiamo che possiamo anche vincere. Non è una partita spartiacque, ci sono 30 punti in palio e il nostro obiettivo rimane quello di salvarci. Una volta salvi, poi vedremo cosa fare”.