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Bologna-Inter 0-1, pagelle: Brozovic superficiale, Lautaro preziosissimo

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L’Inter sbanca il Dall’Ara e si avvicina sempre di più allo scudetto mettendo otto punti tra sè ed il Milan

Dopo i pareggi di Milan e Juventus, contro Sampdoria e Torino, l'Inter era chiamata ad una vittoria per mettere ancora più distanza tra se e le rivali scudetto. E' arrivata la nona vittoria di fila che consente di andare a più otto sul Milan con una partita in meno.

Ecco i voti della squadra:

HANDANOVIC, 6: Nel primo tempo sta a guardare la partita, ma ci pensa Brozovic a fargli prendere uno spavento, lisciando il pallone su angolo del Bologna. Nel secondo tempo sempre attento quando chiamato in causa.

SKRINIAR, 6,5: Dalle sue parti non si passa. Anche oggi l’ennesima conferma. Sul finale una piccola sbavatura che sarebbe potuta costare tantissimo, ma Svamberg spara alle stelle.

RANOCCHIA, 7: La sua è una partita di un’intelligenza cristallina. Limita alla grande un velocista come Musa Barrow e quando non può arrivare con l’anticipo, temporeggia ed usa il mestiere.

BASTONI, 7: Suo l’assist delizioso per il gol di Lukaku, con una discesa degna di un terzino e non di un centrale di difesa. Quando si lancia in avanti procura sempre grattacapi alla difesa bolognese. Un clamoroso errore di Brozovic lo induce a prendere un cartellino giallo che gli farà saltare la sfida complicata contro il Sassuolo.

HAKIMI, 5: Avrebbe la gamba per puntare l’avversario, saltarlo e mettere la palla in mezzo, ma è un bel po’ di partite che si intestardisce ad andare nello spazio. Addirittura, spesso, parte troppo prima rispetto a quando il compagno potrebbe lanciarlo.

BARELLA, 6: Tarantolato. Sembra non sentire le fatiche della Nazionale. Sempre puntuale e pulito in fase di copertura. In fase offensiva potrebbe essere più incisivo, ma perde l’attimo per la conclusione o per l’assist.

(VECINO: sv).

BROZOVIC, 5: Oggi è sembrato un po’ distratto e poco continuo. Fa partire sempre l’azione, anche palla al piede, ma perde una marea di palloni e in copertura è poco efficace. Il peso delle partite in nazionale si fa sentire. Ingenuo nel battere superficialmente un calcio di punizione che lo costringe all’ammonizione. Salterà anche lui il Sassuolo.

ERIKSEN, 6-: La sua partita è un paradosso tecnico-tattico. Preziosissimo in fase difensiva, in cui scherma qualunque cosa. Molto poco preciso in quella offensiva che dovrebbe essere più nelle sue corde. Adesso deve fare uno step in più.

(GAGLIARDINI, 6: Partita senza sbavature la sue. Si concede anche un gran lancio per Hakimi.

YOUNG, 6-: Partita ordinata dell’inglese. In fase difensiva soffre Skov Olsen, ma si arrangia come può, in fase offensiva fa il suo compito in modo diligente. Suo l’esterno destro per Bastoni nel gol di Lukaku.

(DARMIAN, 6: Entra lui e si spegne Skov Olsen, che infatti esce. Da sempre grande equilibrio).

LUKAKU, 7: La sua firma la mette sempre. Lui non può mancare. Oggi fa il lavoro sporco.

LAUTARO, 7: Non ha fatto gol, ma è stato il migliore in campo per l’Inter. Sta crescendo a dismisura anche a livello tattico facendo il quarto centrocampista. Meriterebbe di segnare, ma il palo ferma il suo destro a giro.

(SANCHEZ, 6,5: Entra bene in campo e funge più da rifinitore che da seconda punta. Arma preziosa).

All. CONTE, 6,5: L’atteggiamento è sempre quello di attesa e ripartenza. E anche stavolta funziona. L’Inter mette la nona di fila e vola a più otto sul Milan con una partita in meno. Adesso il Sassuolo, con un De Zerbi con il dente avvelenato, senza Bastoni e Brozovic.