È tempo di ripresa per l'Inter, che stasera alle 20:45 tornerà in campo contro il Bologna. Dopo la sosta forzata e la pause delle nazionali, gli uomini di Conte vogliono da subito tornare decisivi. Tra di loro c'è Romelu Lukaku. Il belga, come scrive quest'oggi la Gazzetta dello Sport, è il simbolo perfetto del Conte pensiero: Lukaku fa, non spiega.
Proprio così, poche parole tanti fatti per il belga: “C’è il visibile e l’invisibile. Nella prima categoria ci sono i gol. E gol che pesano. Per Lukaku non c’è stanchezza e non c’è sosta che interrompa il ritmo. Ecco qui, la prova: da quando è all’Inter, dopo le sette pause di campionato attraversate in nerazzurro, Romelu è sempre partito titolare e in sei match ha segnato almeno una rete (nove complessive). C’è forse un motivo per farlo riposare stasera? Mai nella vita. Perché Lukaku è importante anche in quel che meno si vede, peso strategico e persino psicologico dentro tutta l’Inter“.
Un apporto fondamentale che anche a livello personale, potrebbe portarlo a raggiungere un nuovo traguardo. La vetta delle 20 rete è a portata di mano: “Per la seconda stagione consecutiva, la vetta delle 20 reti: solo altri sei giocatori dell’Inter ci sono riusciti in passato. gente come Meazza, Amadei, Nyers, Boninsegna, Icardi e Vieri. È il Lukaku più forte di sempre. Che attacca il record personale di ieri in un campionato – 25, con l’Everton – e che punta pure Cristiano nella classifica cannonieri. Lo juventino è quattro passi più su, l’obiettivo nell’obiettivo di Lukaku nella stagione che può rivelarsi quella della vita, se nel mazzo infiliamo anche l’Europeo tra giugno e luglio. Lukaku le mette insieme tutte“.
Ad aiutarlo, come in tutte le battaglie, il suo fedele compagno Lautaro. Insieme all'argentino è a quota 33 reti in stagione di coppia. Nel ruolo di secondo marcatore, nessuno è ai livelli di El Toro. L'argentino in questo momento è molto fresco, avendo passato la sosta ad alienarsi ad Appiano visto lo stop imposto dalla sua federazioni ai match della Nazionale albiceleste. Questa sera i due cercheranno di portare i nerazzurri a raggiungere la nona vittoria consecutiva che manca dal 2007. Il record del Mancio è lontano (17), ma l'Inter non vuole porsi limiti: “Non bisogna parlare, dobbiamo solo lavorare“. I presupposti ci sono tutti.