Inter, la storia si ripete? Stesso alleato del 2010 e stessa follia
Inter, sabato scorso è stata una giornata di campionato molto importante, in quanto i risultati emersi hanno dato una direzione decisa alla corsa
Inter, sabato scorso è stata una giornata di campionato molto importante, in quanto i risultati emersi hanno dato una direzione decisa alla corsa per lo scudetto. Guai a dire che i giochi sono chiusi, ma di certo il vantaggio è importante. E se quanto accaduto nell'ultimo turno si può ritenere esser stato decisivo, la memoria non può che tornare a 11 anni fa. Correva l'anno 2010, e l'Inter era in piena corsa per il titolo.
Tuttavia qualche battuta di arresto (dovuta agli impegni europei di Champions) avevano rallentato la corsa dei nerazzurri in serie A, tanto da portare al sorpasso da parte della Roma. Sembrava quasi finita, visto che a tre giornate dalla fine i giallorossi erano ancora in testa. Ma fu proprio la testa, quella di Pazzini, a cambiare tutto. L'attaccante italiano mise a segno una doppietta che riportò Mourinho e i suoi in cima alla classifica, fattispecie che non sarebbe più cambiata.
Pazzini che militava allora nella Sampdoria, la stessa squadra che due giorni fa ha fatto un nuovo regalo ai nerazzurri, fermando questa volta il Milan di Pioli. Di certo le due situazioni sono diverse, visto che quest'anno i rossoneri erano già a distanza di sicurezza. Questo risultato però potrebbe aver dato una scossa finale a questa stagione. Grazie ancora ai blucerchiati quindi. Dal 2010 al 2021. Da Pazzini a Quaglierella. Con Ranieri elemento comune. 11 anni fa beffato, questa volta mattatore.
La “fatal Sampdoria” ha colpito ancora, regalando un'analogia con l'ultima stagione che ha visto un'Inter trionfante. Così come ha fatto anche Brozovic. La follia del croato, che con un passaggio sbagliato ha portato a 2 ammonizioni di 2 diffidati (tra cui lui stesso), sembra ricordare quella di Muntari proprio di quell'anno. Due gialli nel primo minuto giocato contro il Catania e un rigore causato (3 a 1 per i siciliani nel finale).
Analogie. E se ci si proietta a mercoledì viene da ripensare che anche nell'anno del Triplete si dovette recuperare un match, e sempre contro una squadra emiliana (quella volta era il Parma). E quella volta finì 1 a 1. Questa volta, almeno sotto questo aspetto, si spera che le due storie divergano, così da “suggellare” (usando l'espressione di Conte) quanto ottenuto sabato.