Da Gosens ad Emerson, passando per Di Marco: Inter, basta tiri mancini
Per quest’estate il fabbisogno di Antonio Conte grida proprio alla ricerca di un esterno mancino che riesca ad alternarsi con qualità ad Ivan Perisic
Tiro mancino, secondo il dizionario, è un “atto dannoso, insidioso compiuto nei confronti di qualcuno che non se l'aspetta”. Un inganno, una macchinazione penalizzante.
Nel corso degli anni ’10, dal Triplete in avanti, su quella fascia – la sinistra – sono molti i tiri mancini subiti dall’Inter, ogni dodici mesi alla ricerca di un esterno che promettesse fuoco e fiamme, per poi ritrovarsi con un clamoroso “pacco”. Da Alex Telles (poi esploso altrove) ed Alvaro Pereira, passando per il seppur onesto Nagatomo, la sensazione è che non si sia mai trovata l’occasione giusta per il salto di qualità.
Per quest’estate il fabbisogno di Antonio Conte grida proprio alla ricerca di un esterno mancino che riesca ad alternarsi con qualità ad Ivan Perisic. Il primo nome segnato in rosso è quello di Robin Gosens: autentico gioiello atalantino, tra i top in Europa per rendimento nelle ultime due stagioni, il tedesco sarebbe perfetto nelle idee del mister salentino. Dinamismo, muscoli, tecnica e addirittura fiuto del gol.
Ma descrivere Gosens così sarebbe anche riduttivo: stupisce anche per l’abilità che ha nell’inventare sulla trequarti quando è necessario e, spesso, rincorre gli avversari fino alla sua area di rigore con grandissima efficacia. Ecco perché da Bergamo sparano alto: 40 milioni, e il rischio tiro mancino sarebbe di certo scongiurato.
Le alternative di Marotta e Ausilio trovano vitto e alloggio in quel di Londra, dove al Chelsea Emerson Palmieri è un altro dei desiderata di Conte da mesi: ottimo piede, esperienza internazionale e sempre nel giro dell’Italia di Mancini. Richiesta di 15 milioni certamente più economica. L’altra opzione è Marcos Alonso, più roccioso di Emerson ma forse meno qualitativo, quest’anno sembra essere sparito dai radar dei Blues e può quindi rappresentare un’ottima occasione.
Nella fascia low cost, infine, spazio a Di Marco e Hysaj. Sul primo i nerazzurri hanno ancora un diritto di prelazione con tanto di 50% di sconto nel caso in cui venisse richiamato alla base; il secondo, in uscita dal Napoli a costo zero, è stato offerto all’Inter nei giorni scorsi: profilo simile a Darmian che, però, non scalda particolarmente il gusto della dirigenza. Al momento rappresenta una soluzione d’emergenza e niente più.
Da Gosens a Marcos Alonso, fino a Hysaj: basta tiri mancini. Il popolo nerazzurro se lo augura.